Sul rimpianto campionato: “Ci sono vari aspetti, dove l’allenatore ha dovuto lavorare e nell’ottica di un calcio moderno debbano essere considerati in tutti gli atleti in tutte le discipline, uno di questi è l’aspetto mentale”.
Sul bilancio generale della stagione: “Ad oggi il consuntivo non può essere che positivo. Con prudenza, certo, ma non può essere che 7, fossimo stati avanti anche in campionato sarebbe stata da 8 da 9. Bisogna valutare si l’allenatore ma anche la società il managment. La responsabilità va divisa tra allenatori, giocatori, dirigenza e società. Il nostro allenatore ha recuperato un momento di negatività. Magari dovevo mettere pressione e l’ho fatto, ma siamo l’Inter e dovevo farlo”.
Poi, Marotta, fa un esempio di quando era alla Juventus, per invitare a non abbassare la guardia per il ritorno contro il Milan: “Coppa Italia, semifinale contro l’Inter, vincemmo 3 a 0 in casa, al Meazza perdemmo 3 a 0 e ci qualificammo ai calci di rigori, questi sono esempi che ci devono insegnare quale sia la mentalità giusta nell’approcciare le gare”