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Inter, l’avversario più pericoloso sarà nella testa del Milan

L’Inter si troverà davanti tra 48 ore un Milan diverso da quello di sei giorni fa, un Milan disperato e anche per questo ancora più pericoloso.
Lo 0-2 interno ha umiliato i rossoneri davanti al suo pubblico più bello. La chiamata a rapporto della Curva Sud a La Spezia non è figlia solo della sconfitta al Picco quanto del timore per il derby che verrà.
Sarà un Milan che non avrà niente da perdere a differenza dell’Inter.
Non sarà tanto Leao a fare la differenza, sarà l’istinto di vivere di chi si vede sul baratro e non vuole precipitare. Basta un niente, un solo errore potrà riaprire la sfida, portare adrenalina sconosciuta nei muscoli e nei neuroni che oggi sembrano addormentati.
Ha ragione Tancredi Palmeri nel suo ultimo editoriale su L’Interista.
“Siamo al 74 del derby di Champions. Teoricamente c’è ancora tutto il tempo perché si possa girare Giroud e possa rimontare.

Se l’Inter si illude che il Milan sarà quello visto all’andata o contro lo Spezia, avrà cominciato a concedere la rimonta.

Se l’Inter pensa che sia solo una pratica da sbrigare, allora non ha capito nulla: è un derby di ritorno in una semifinale di Champions, in una c***ò di semifinale di Champions.

Il sacrificio non è un optional: è il punto di partenza”.