Inter-Milan, all’indomani della semifinale di ritorno che ha permesso ai nerazzurri di conquistare la finale di Champions, il Corriere dello Sport ha analizzato come di consueto la prova del direttore di gara.
Il quotidiano boccia la prestazione di Turpin dandogli un 5 in pagella ritenendolo: “inguardabile dal punto di vista tecnico/disciplinare”. Metro di giudizio discutibile, solo nel primo tempo sono stati fischiati 22 falli (la stessa media di tutte le partite di Champions), per un totale di 37 al triplice fischio.
Caos sulla gestione dei cartellini: il francese ha ammonito in totale 6 giocatori di cui 5 nel giro di quattro minuti nella seconda frazione di gioco. Manca un giallo per Leao sulla trattenuta a Dumfries; a Theo per l’intervento su Barella (che non è stato neanche fischiato), a Calabria, Messia e Acerbi.
Il Milan, invece, reclama un rigore per il lèggerò abbraccio di Dumfries a Leao. L’arbitro, nonostante il metro di giudizio adottato nel corso della partita; ha ritenuto l’intervento leggero e se fosse intervenuto il VAR sarebbe stato sicuramente calcio di rigore.