Inter, Inzaghi parla prima della Fiorentina. La squadra nerazzurra, domani sera, sarà impegnata nella prima delle due finali in programma in questo fine stagione. Gli uomini di Inzaghi, infatti, se la vedranno contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano per aggiudicarsi la Coppa Italia. Il tecnico interista dovrà programmare al meglio la sfida, contro una squadra che, quest’anno, ha già fatto molto male ai nerazzurri riuscendo a vincere a San Siro. Intanto, di seguito, ecco le parole di Simone Inzaghi in conferenza stampa.
Sulla squadra favorita: “E’ una finale. Ne ho giocato da favorito e outsider. Ma è sempre una finale. Sappiamo chi troveremo, ci siamo affrontati tante volte e quest’anno abbiamo sia vinto che perso. L’avversaria è di assoluto valore e si è meritata di giocare due finali. Sarà una partita aperta, essendo una finale dovremo essere Squadra con la S maiuscola, leggendo i momenti della partita per indirizzarla nel modo giusto”.
Sulla fama di uomo da partita secca: “Speriamo che possa continuare questa fama, perché abbiamo due finali e due partite ancora in campionato. Mi fa piacere e spero di continuare la tradizione, ma devo ringraziare i ragazzi. Quest’anno ne abbiamo passate, momenti meno felici che quotidianamente ci ricordiamo. Va benissimo gli ultimi due mesi in cui abbiamo fatto cose importantissime. La finale di Coppa Italia non è scontata, in campionato avevamo un ritardo importante e siamo stati bravi ma ci panca un passetto. La finale di Champions è inaspettata da parte della maggioranza, noi e la squadra una speranza l’avevamo sempre fin dai giorni del sorteggio”.
Sull’incontro con Mattarella: “E’ stato un incontro emozionante, io ci ero già stato un’altra volta. Ha detto di dare sempre l’esempio perché siamo uomini di sport, molto seguiti. Essendo protagonisti di certe serate dobbiamo essere di buon esempio”.
Sulla cosa più importante quando si hanno tanti impegni: “Ragionare partita per partita. Ne mancano quattro e sono una più importante dell’altra. I ragazzi hanno fatto tante finali, domani sarà la sedicesima partita in cinquantatré giorni e ne mancano quattro. In pratica faremo un girone in due mesi. Siamo stati bravi a gestire le forze. C’è un piccolo dispiacere perché non avremo Mkhitaryan e Skriniar ma con tutte queste gare è inevitabile avere tante defezioni”.
Sul rischio che la Fiorentina abbia più fame rispetto ai nerazzurri: “No perché sappiamo che partita dovremo fare e il percorso faticoso che ci ha portato qui. In un momento importantissimo della stagione abbiamo voluto fortemente arrivare alla semifinale con la Juventus. Faremo il massimo, sapendo chi abbiamo di fronte ma proveremo a riportare la Coppa a casa”.
Sui propri meriti: “”Quando si vincono trofei lo si fa tutti assieme. Tutti si vince e tutti si perde. Siamo stati bravi nei momenti di difficoltà a stare insieme e cercare sempre soluzioni senza cercare mai il colpevole. Quando si va male è facile trovare il colpevole ed è difficile trovare soluzioni”.
Sulla paura che qualcuno possa pensare alla finale di Champions: “Assolutamente no, perché sappiamo i sacrifici che abbiamo fatto. L’unica cosa che non mancherà è l’impegno folle. Poi c’è un avversario di fronte che proverà a portare a casa il trofeo come noi. Dovremo essere bravi a gestire insieme le situazioni”.
Se Skriniar può recuperare per Istanbul: “Non ha ancora lavorato in squadra. Giovedì avrà un consulto, penso possa esserci per le ultime due gare”.
Sulla sua conferma data da Marotta per la prossima stagione: “Io ho un contratto e non mi sono mai sentito precario. Ho sempre lavorato ventiquattr’ore al giorno insieme allo staff. Poi sappiamo che siamo giudicati sempre per i risultati che otteniamo”.