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Inter, Akinsanmiro, nome difficile ma futuro da predestinato

(Inter) La Gazzetta dello Sport dedica uno speciale ad un giovane nerazzurro, Ebenezer Akinsanmiro. Il nome è uno di quelli difficili da mandare a memoria ma sarà bene impararlo alla svelta. Nigeriano, classe 2004, il ragazzo si mette in mostra al Torneo di Viareggio dello scorso anno.
Gioca con una formazione sconosciuta la Alex Transfiguration che supera un’avversaria dopo l’altra, arrivando fino alla finale a suon di goleade. “Alla fine il trofeo lo vince ai rigori il Sassuolo, ma le sette partite bastano per avere quegli occhi puntati addosso per permettere il grande salto.L’Inter strappa una promessa da Akinsanmiro, quel centrocampista del motore inesauribile che segna in semifinale con l’Empoli e trasforma il suo rigore in entrambe le ultime due partite, terminate alla lotteria finale. Lo vogliono altri club tra cui il Real Madrid, il Benfica, un paio di formazioni inglesi e almeno tre italiane (Juventus, Roma e Sassuolo). Lui sceglie il nerazzurro.

Nessun punto debole

Arrivato in Italia dopo molte difficoltà burocratiche viene aggregato alla Primavera di Chivu. Non sa una parola d’italiano ma in campo non ne ha un gran bisogno. La prima parte dalla panchina poi subito nell’undici titolare.
“Mezzala di qualità e quantità, Ebenezer è uno di quei centrocampista che danno l’impressione di poter macinare chilometri per diverse partite consecutive, per di più essendo dotato di ottimi piedi. È difficile affermare quale sia il suo punto forte. Ha un’ottima base in tutti i fondamentali e questo è il massimo che si può trovare in una giovane leva. Saranno gli allenatori del futuro a chiedergli di specializzarsi in qualche aspetto senza dover faticosamente colmare particolari lacune.”