Inter, Calhanoglu parla in conferenza stampa. Accompagnato da Inzaghi, Lautaro e Darmian, Hakan Calhanoglu è intervenuto nella conferenza stampa per presentare la finale di Champions League tra la squadra nerazzurra e il Manchester City. Una sfida ai limiti del proibitivo per l’Inter che incontrerà la squadra più forte d’Europa che rappresenta il meglio che il calcio possa offrire in questo momento.
Proprio per questo servirà una squadra molto attenta e che sappia soffrire e interpretare bene i momenti. Di questo e di molto altro ha parlato, come anticipato, lo stesso Calhanoglu. Ecco le sue parole.
Sul voler fare bene in finale: “Se crediamo di poter avere occasioni per segnare? Perchè no, io farò del mio meglio, avete analizzato bene la squadra, spero di poter vincere, non importa chi segna”.
Sull’orgoglio turco: “Sono il quinto turco ad arrivare in finale. Sono orgoglio di giocare questa partita nel mio paese, sono certo che il mio popolo mi sosterrà e spero di sollevare quella coppa da giocatore turco, spero di poter segnare, ma non sarà una gara facile, se ci mettiamo tutto il cuore possiamo farcela”.
Su Gundogan: “Ho parlato con i miei compagni di squadra che mi hanno fatto molte domande, una città con 16 milioni di abitanti, ho spiegato loro che tipo di città è Istanbul, non ho parlato con Gundogan, lo rispetto e ammiro molto, sarà una gara speciale per entrambi, lui gioca per la Germania e io per la Turchia, rispetto la sua decisione”.
Sul valore del City: “Abbiamo studiato i nostri rivali, noi mostreremo le nostre qualità senza aver timore, sono una squadra molto offensiva ma sono bravi anche in fase difensiva, dovremo far vedere di che pasta siamo fatti. Abbiamo dominato anche delle partite in Champions”.
Se il pubblico sarà un fattore per l’Inter: “Per me sarà una gara speciale, giocare a Istanbul è una cosa diversa, voglio godermi questo momento, voglio dare il massimo, noi daremo il massimo, lo so che la gente della Turchia è con me, poi c’è anche Gundogan, ma lui gioca per la Germania”.
Sulla pressione: “Non sento la pressione, dopo la gara contro il Barcellona ho sentito molta fiducia e le cose sono andate bene e questo ci ha motivato ulteriormente. Una grande emozione e motivo di orgoglio, farò quello che faccio sempre. La notte in a Istanbul? cosa ho pensato? Ho pensato di voler sollevare la coppa, è la cosa che volevo da bambino”.