Inter, Marotta ricorda Luisito Suarez, scomparso oggi all’età di 88 anni. E’ un giorno triste per il club nerazzurro quello di oggi. Infatti, come anticipato, si è spento l’ex centrocampista spagnolo, Luis Suarez, leggenda interista che è riuscito a portare a Milano due Coppe dei Campioni e ad essere uno dei grandi protagonisti della ‘Grande Inter’.
Proprio per questo, l’amministratore delegato nerazzurro, Beppe Marotta, ha voluto dare un ricordo dello spagnolo ai microfoni di Sky Sport, parlando anche di un aneddoto che riguarda Cristiano Ronaldo.
Ecco le parole di Marotta su Suarez: “E’ stato un grande colpo e un grande acquisto per l’Inter, è stato un giocatore importante nell’economia di gioco della Grande Inter di Herrera. Ha vinto 2 Coppe dei Campioni e io sono riuscito da bambino di vederlo per la prima volta in occasione della vittoria col Benfica a San Siro, ero ragazzino e vidi quella squadra vittoriosa con il Benfica. Ho sempre ammirato quella squadra, ho avuto un rapporto di grande amicizia con lui, lo ricordo anche da allenatore da CT dell’Under 21 spagnola portandola alla vittoria dell’Europeo. E’ una grandissima perdita perché valuto anche l’uomo: rappresenta un calcio romantico che non c’è più, era innamorato della sua Inter. Era stato osservatore dell’Inter finché ce la faceva, lascia molto ai posteri. Mi ricorda molto Pirlo ma aveva grandi qualità umane che non si possono dimenticare. Dal punto di vista calcistico, la somiglianza con Pirlo è uno spaccato su cui fare riferimento. La sua caratteristica principale era il lancio lungo alla Pirlo, all’epoca era una novità. Era il metronomo di quell’Inter che ha scritto pagine importanti per il calcio italiano ed europeo, non solo dell’Inter”.
Infine, un aneddoto su Suarez che da sempre aveva invitato l’Inter ad acquistare il giovane Cristiano Ronaldo: “Di Cristiano Ronaldo ne ha fatto un motivo di orgoglio, lo ha raccontato sempre. L’ho frequentato molto nella sua età anziana e da persona saggia ha ricordato sempre questa sua indicazione data a Moratti. Ronaldo era un ragazzino ma ricordo che alle cene che abbiamo avuto negli ultimi anni lo ricordava. Nel 1986 ha vinto l’Europeo Under 21, anche da allenatore ha fatto un percorso valido. Sottolineo anche la sua umiltà e il grande coraggio”.