L’Inter rientra a Milano dopo la tourneè giapponese. Due ottimi amichevoli contro Al Nassr e PSG che hanno fornito indicazioni concrete a Simone Inzaghi. In entrambi i match è stato protagonista Stefano Sensi. Contro la squadra di Brozovic ha giocato il suo spazio di partita con continuità e lucidità, contro i parigini è salito in cattedra in soli 13 minuti. Una giocata di gran classe per iniziare l’azione del pareggio di Esposito e poi il gol della vittoria seguendo l’azione in velocità dall’altra parte fino a farsi trovare pronto all’appuntamento sull’assistenza di Frattesi.
Un Sensi così aumenta a dismisura i rimpianti per non averlo avuto a disposizione nella condizione ottimale se non per i primi due mesi. Di certo i due scampoli di partita non sono passati inosservati tra lo staff tecnico e la dirigenza. Glia arrivi di Frattesi e quello probabilissimo di Samardzic restringono gli spazi a disposizione, la sua tenuta fisica non offre garanzie. Ma rinunciare ad un talento così a cuor leggero è sempre difficile.