Mercato Inter, troppe cose non quadrano, cosa bolle in pentola
(Mercato Inter) Dalla metà di luglio il mercato dell’Inter riserva una sorpresa dietro l’altra. La vicenda Lukaku la più incredibile, per le modalità e gli sviluppi in cui è stata raccontata. Incredibile è la parola giusta perchè nonostante tutto appare comunque strano assai che Marotta e Ausilio, non proprio due pivelli, non avessero almeno annusato la puzza di quanto andava accadendo. Facciamo finta di crederci e andiamo avanti. Veniamo a Scamacca. Punto primo: l’ex Sassuolo non è mai stato la prima scelta di Inzaghi. A quanto è dato sapere il mister si aspettava (e aspetta tuttora) un giocatore già fatto, finito ed esperto. Uno che offra garanzie di saper convivere e magari anche trascinare uno spogliatoio, uno che conosca il calcio italiano. Uno come Morata insomma, piaccia o non piaccia a tanti tifosi.
Lo spagnolo ha una clausola rescissoria di 21 milioni. Due terzi di quanto sarebbe andato al West Ham per Scamacca, la metà circa di quel che l’Arsenal pretende per Balogun. Si fanno voli pindarici per risparmiare qualche euro anche sul portiere ma si va a impegnare somme importanti su due giovanotti di belle aspettative ma niente di più? Quale è la logica? Qualcosa sfugge, o no?
Restando a Scamacca, punto secondo: davvero non sarebbe stato possibile pareggiare e superare l’offerta dell’Atalanta?
I 25 milioni di fisso erano l’offerta di entrambi i club, le differenza solo sui bonus e qualche centinaia di migliaia di euro sull’ingaggio, il giocatore aveva già dato l’ok all’Inter. Davvero non si poteva fare di più? O non si è voluto? La giustificazione “nessuna asta” è nobile ma regge poco di fronte a differenze insignificanti come queste.
Ergo la domanda nasce spontanea: le cose, tutte, stanno davvero così? O c’è una strategia nascosta che nessuno ha capito ancora in cosa consista e dove porti? C’è da augurarselo perche l’alternativa porterebbe alla conclusione amara di una società ancor più in difficoltà di quel che le indiscrezioni lasciano trapelare.