Inzaghi-Inter, il tecnico nerazzurro parla in conferenza stampa. Domani sera, per la squadra nerazzurra, sarà tempo di esordio in campionato. Gli uomini di Inzaghi se la vedranno contro una squadra parecchio ostica da affrontare e piena di ex come il Monza di Raffaele Palladino – squadra che, nella scorsa stagione, ha conquistato ben 4 punti contro l’Inter.
Proprio in attesa dell’esordio, Simone Inzaghi ha parlato in conferenza di tanti temi soprattutto per quanto riguarda alcuni singoli della rosa e sul possibile interesse per il difensore del Bayern Monaco, Benjamin Pavard.
Sulla nomination tra i migliori 3 allenatori: “Sono molto felice di queste prestigiosa nomination insieme a due grandissimi allenatori. Va condivisa con lo staff e i calciatori”.
Su Arnautovic e Thuram: “Sono calciatori con caratteristiche differenti. Arnatovic è una prima punta con caratteristiche tecniche ed esperienza. Thuram ha fatto molto bene negli ultimi anni. Già ci interessava. Sono due giocatori che si integrano bene con i due in rosa”.
Su Sensi: “Sta lavorando benissimo. Sono contentissimo e lo ero anche nei primi sei mesi con me. Sta lavorando con me e sono soddisfatto. Ora penso al Monza”.
Sul Monza avversario di domani: “Il Monza è una squadra molto organizzata, con un ottimo allenatore che ci ha messo in difficoltà. Ci siamo allenati per far sì che si possa fare un’ottima partita. Augusto e Frattesi sono due grandi calciatori che ci daranno una mano. Frattesi è una mezzala moderna. Carlos ci permette di avere alternative importanti”.
Su Pavard: “È un obiettivo ma non l’unico. C’è una rosa non larghissima. Abbiamo bisogno di un giocatore importante. Darmian è stato un giocatore importante, ma in tutti ruoli ho bisogno di competizione perché si alza l’intensità”.
Sulle parole di Sacchi: “Non l’ho letto. Cercheremo di far ricredere sul campo chi parla male dei miei ragazzi”.
Sugli ex Gagliardini, D’Ambrosio e Carboni: “Domani San Siro li applaudirà, insieme a Carboni. D’Ambrosio e Gagliardini sono due grandi professionisti e si meritano l’applauso di San Siro”.