(Inter) Il match di San Sebastian è stato difficilissimo. Era facile prevederlo, i baschi hanno tecnica, personalità e orgoglio da vendere. Per informazioni chiedere al Real Madrid che solo pochi giorni fa ha rischiato la brutta figura al Bernabeu contro la squadra di Barrenetxea.
I 90 minuti dell’Anoeta hanno dimostrato che la squadra brillantissima vista nel derby non può fare a meno, almeno per ora, di Thuram. La sua fisicità e la capacità di anticipare sempre il diretto avversario sono troppo importanti per la sviluppo della manovra. Arnautovic ha lottato ma le sue caratteristiche sono ben lontane da quelle del francese. Inzaghi ha espresso la convinzione della necessità dei 4 cambi oltre Asllani ,ma è evidente che i meccanismi ne hanno risentito.
Proprio Asllani è stato uno dei più deludenti. Ci si aspettava molto dal ragazzo alla prima da titolare in regia al posto di Calhanoglu. Esperienza e personalità troppo diverse rispetto al turco, poca capacità di incidere e di verticalizzare anche nelle poche occasioni in cui l’aggressività degli spagnoli lo permetteva.
Ottime conferme invece arrivano da Sommer. Se l’Inter è rimasta agganciata alla partita fino alla fine il merito è soprattutto suo e delle sue due paratone che hanno evitato il raddoppio e la sconfitta. Il portiere svizzero ha dimostrato concentrazione continua e ottima reattività tra i pali, una sicurezza che era necessario dimostrare a questi livelli dopo che nelle 4 partite di campionato aveva avuto scarse occasioni per mettersi in mostra.