Inter, parla Marotta: le parole sulla partita. E su Lautaro e l’obiettivo stagionale…
Inter, parla Beppe Marotta. Manca poco a San Siro prima della complicatissima sfida di Champions League contro il Benfica. Una squadra, quella portoghese, con tanti giovani, ma anche con tanta esperienza e con un unico denominatore: la qualità. Bisognerà fare attenzione ad una squadra molto insidiosa per evitare cattive sorprese nel girone.
Intanto, prima del match, l’amministratore delegato nerazzurro, Beppe Marotta, ha parlato della partita ai microfoni di Mediaset, ma anche di tanto altro. Ecco le parole di Marotta.
Su Lautaro: “Una formazione è sempre dipendente dagli attaccanti, Lautaro è maturato nel corso degli anni ed è diventato un campione. Era un talento, ora è un campione e posso dirlo a chiare lettere. E’ importante per noi ma ha il supporto di tutta la squadra”.
Sul gruppo: “Questo gruppo è cresciuto, i giocatori sono cresciuti in esperienza, sicurezza e autostima. Hanno rafforzato il senso di appartenenza, siamo riusciti a creare lo zoccolo duro di italiani producendo un buon calcio”.
Ancora su Lautaro: “E’ diventato un campione perché fuori dal calcio riesce ad essere leader. Nell’ambito che sono nelle negoziazioni dei premi della stagione, ha affrontato lui la negoziazione con noi. E’ un leader, è il capitano, abbiamo ritenuto avesse le caratteristiche giuste. Ha senso di responsabilità, ha fatto grandi miglioramenti e in campo ha acquisito quell’esperienza necessaria, ha malizia, determinazione e cinismo, cose che acquisisci col tempo”.
Sullo zoccolo duro italiano: “Non ci dobbiamo nascondere, lottiamo per vincere il campionato perché varrebbe la seconda stella, un traguardo storico. Avere uno zoccolo duro vuol dire conoscere meglio la realtà italiana, questo può generare benefici e far crescere chi arriva da fuori. Giocare in Italia non è facile, giocare anche nei campi di provincia, come a Salerno, ci sono sempre insidie”.
Sulla partita: “L’Inter è cresciuta, la finale persa è stata una tappa importante di crescita. I ragazzi hanno acquisito determinazione maggiore rispetto ad anni fa, accanto ai valori umani ci sono anche valenze tecniche, viene fuori che l’Inter è più forte dell’anno scorso”.