Inter, Lautaro risponde alle accuse. E’ arrivata oggi come un fulmine a ciel sereno la notizia della condanna di Lautaro Martinez da parte del Tribunale del Lavoro di Milano, in quanto il calciatore nerazzurro avrebbe licenziato la vecchia baby sitter durante il periodo della brutta malattia che, purtroppo, tempo dopo, a causato la morte della stessa. Come detto, oggi, il capitano nerazzurro è stato condannato e dallo stesso Lautaro, attraverso i suoi social, è arrivata una dura risposta alla famiglia della giovane, attraverso i suoi canali social.
Ecco quanto scritto da Lautaro: “Ho deciso di rimanere a lungo in silenzio per rispetto verso una famiglia che non ce l’ha mai avuta con noi. Ma non permetterò che sporchino la mia. Abbiamo assunto una persona già malata, amica di una vita, fino a quando purtroppo non ha potuto più lavorare perché la sua malattia non glielo permetteva.
Dopo aver fatto molto per lei e la sua famiglia, prendendoci cura dei biglietti per il loro arrivo, aiutando a trovare letti in ospedale quando era collassata, aiutandola con le sue cure, con l’alloggio della sua famiglia che abbiamo dovuto CONVINCERE a venire a prendersi cura della figlia che stava morendo.
Quando stava morendo, la sua famiglia ha cercato di ottenere soldi da noi e di approfittare della situazione, non solo, ma dopo la sua morte hanno continuato a insistere e gli è andata molto male, non poteva andare in qualsiasi altro modo.
Ora, dopo una sentenza in cui non avete potuto ottenere un solo euro perché non dovuto, perché il nostro aiuto a lei lo abbiamo dato quando dovevamo darlo, ora tirate fuori questa storia per infamarci. Che tipo di persona bisogna essere per pensare di approfittare della morte di un figlio per fare soldi. Disgusto della famiglia Lizzola lembo. A lavorare!”.