Inter, la questione stadio è sempre uno dei nodi più complicati da sciogliere. L’Amministratore delegato dei nerazzurri, Alessandro Antonello, intervistato da Sky Sport, ha fatto chiarezza su tutto.
L’AD ha spiegato che è stato fatto di tutto per portare avanti il progetto di un nuovo San Siro ma che non si è riusciti. Ecco le sue parole: “Non c’è stata nessuna rinuncia di club al procedimento aperto, è chiaro che negli ultimi 4 anni ci siamo messi assolutamente a disposizione per soddisfare tutte le richieste dell’amministrazione pubblica. Oggi la variante più importante è il tempo: ormai il tempo è passato, stiamo attendendo delle risposte e proposte, negli ultimi giorni abbiamo accolto dagli organi di stampa un’apertura possibile e ulteriori idee da parte dell’amministrazione. Non bastano idee, servono atti formali per dare garanzie ai club per procedere. Ad oggi non li abbiamo, dopo 4 anni abbiamo la necessità di tempi certi, il progetto che andrà aventi è quello con tempi certi”.
Inter, Antonello conferma che sarà addio a San Siro. Il prossimo stadio nerazzurro sarà a Rozzano
È stato dunque poi chiarissimo sull’eventualità di una ristrutturazione del vecchio Giuseppe Meazza, situazione che farebbe felice l’amministrazione. Antonello su questo punto è tassativo: ”Ipotesi che non è mai stata nei nostri piano, non lo è ancora oggi.” A minare definitivamente questa possibilità è stato il vincolo sul secondo anello. “Il fatto che la Sovrintendente abbia anticipato con un parere la possibilità di instaurazione del vincolo sul secondo anello cambia radicalmente l’idea progettuale iniziale”.
Poi ha spiegato che da parte dei club c’è stata una” linearità nel lavoro portato avanti in questi anni”. Poi la rottura del piano comune. “Quando a novembre il Milan annunciò di voler lasciare San Siro dichiarammo che eravamo pronti con un’area già identificata ed è Rozzano.”
Quindi la strada verso Rozzano è di fatto segnata. Antonello ha concluso dicendo: “È una nuova sfida verso il futuro, ci stiamo costruendo la nuova casa e chiederemo ai tifosi come vorrebbero che la loro casa sia”.