Inter, parla Marotta: le sue parole sul momento della squadra. E che bordate a Lukaku!
Inter, parla Marotta. Intervistato al Festival dello Sport di Trento, l’amministratore delegato nerazzurro Beppe Marotta ha parlato di tanti aspetti inerenti alla squadra nerazzurra, ma non solo. In questa prima parte dell’intervista, il dirigente, non ha mancato di lanciare più di qualche frecciatina all’ex attaccante interista, Romelu Lukaku. Ecco le parole di Marotta.
Sul momento della squadra: “Positivo, perché nella continuazione di un ciclo iniziato qualche anno fa c’è una maggiore consapevolezza nei nostri mezzi. Possiamo dire di poter giocatore da protagonisti come da storia del club. Non è l’incidente di percorso che influisce, fa parte di ogni disciplina. Vanno lette le prestazioni che ci fanno dire di poter essere autorevoli protagonisti”.
Su alcune prestazioni non all’altezza contro le piccole: “Si diceva Pazza Inter per sottolineare questi momenti altalenanti. Ma in queste stagioni c’è una tale compressione di appuntamenti tra club e nazionali che è normale vedere cali di tensione che vanno gestiti nel modo migliore. Qui ci deve pensare la società ma soprattutto lo staff tecnico, soprattutto i nuovi profili che emergono nel mondo del calcio che aiutano a vincere o perdere ma anche a creare un consuntivo che testimonia il valore della società”.
Sull’obbiettivo seconda stella: “Credo che nasca da un fatto: essere ambiziosi non è un difetto ma un pregio, tenere l’asticella alta è uno stimolo perché tutto lo staff, chi va in campo e chi sta dietro, abbia un obiettivo. Non va confuso con l’arroganza, che è un difetto e ti porta a essere antipatico; la rivalità c’è sempre, ma i dirigenti devono trasmettere questo messaggio positivo”.
Sulla questione Lukaku: “Per chi come me ha visto tante dinamiche non c’è da spaventarsi. Nel calcio il Dio denaro lo fa da padrone ma ormai è il passato, quando si vive un rapporto di fiducia può diventare sfiducia ma anche delusione. Fa parte dello sport, uno sport ricco dove il denaro la fa da padrone. Lukaku fa parte di un passato recente, guardo al futuro che è la cosa più importante”.
Sul fatto che Lukaku abbia intenzione di dare la sua versione: “Liberissimo di farlo, ma non credo dica certe cose…”.
Sulla panchina di Istanbul di Lukaku: “Non credo, l’accettare la proposta da parte dell’Inter non dipende da un episodio ma da un rapporto di grande rispetto e riconoscenza da parte nostra. Non vedo cosa possa creare come polemica, è una cosa sterile sulla quale non vogliamo cadere”.
Sul ritorno di Lukaku per Inter-Roma: “Ho sentito la storia dei 50mila fischietti… Cerchiamo di vivere bene il presente, concentrarci sulle nostre forze. I tifosi potrebbero viverla come una distrazione in un momento in cui la squadra ha bisogno del loro supporto. Anche se il tifoso paga e ha il diritto di criticare qualunque cosa accada in campo”.
Su chi preferisce tra Lukaku e Icardi: “Per come sono andate le cose, meglio Icardi”.