Inter, paradosso Taremi: oggi costa meno ma il club potrebbe spendere di più
(Inter) Che Taremi sia uno degli attaccanti su cui l’Inter ha i fari puntati non è un mistero. Già la scorsa estate era stato avviato un contatto con il Porto ma la richiesta di 20 milioni circa aveva fatto chiudere la trattativa ancor prima di iniziare.
Il centravanti iraniano è in scadenza di contratto, a gennaio sarà libero di accasarsi a parametro zero. Il suo inizio di stagione non è stato esaltante, 2 soli gol in 11 presenze ma il suo peso sotto porta ne fa comunque un obbiettivo per la prossima finestra di mercato.
Anche perchè nel frattempo il suo valore è ovviamente diminuito. A sei mesi dallo spirare del contratto il Porto non potrebbe pretendere cifre esorbitanti, tra i 5 ed i 10 milioni di euro. Ipotesi che farebbe ovviamente la felicità di Marotta e c. ma che potrebbe trovare sulla sua strada un ostacolo pesante. Il Governo italiano nella legge di bilancio in via di approvazione sta valutando l’opportunità di ridurre gli effetti del decreto crescita che negli ultimi anni ha agevolato l’acquisto di calciatori stranieri riducendo sensibilmente la tassazione sugli ingaggi.
C’è ancora molta incertezza al riguardo. Una indiscrezione riportata da Repubblica parla di “salvataggio” per i lavoratori del mondo dello sport. Se così non fosse l’Inter a gennaio si troverebbe nella situazione paradossale di risparmiare sul cartellino di Taremi ma di dover pagare somme ben superiori per l’ingaggio lordo del giocatore.