Inter, Mourinho carica il match contro la Roma. Parole forti su Lukaku
Inter-Roma sarà il match di domenica al Meazza, data cerchiata in rosso dalla tifoseria nerazzurra. Ci sarà il ritorno di Romelu Lukaku a San Siro dopo il terremoto estivo che ha portato alla rottura tra il club di Zhang e il bomber belga.
Oggi in occasione della conferenza stampa pre partita per la Roma che domani affronterà lo Slavia Praga, Mourinho ha portato l’attenzione altrove e proprio sulla questione Lukaku. Come riporta gazzetta.it Mourinho parlando del suo attaccante ha detto che domani scenderà in campo spostando poi il focus sull’Inter.
Inter, per Mourinho l’attesa della tifoseria nerazzurra su Lukaku è qualcosa che spaventa
“Non sapevo che Lukaku fosse così importante a Milano, ciò cena fatto con lo scudetto e i trofei vinti lo hanno fatto 200 giocatori nella storia dell’Inter. Non pensavo fosse così improntate per loro. Dall’Inter alla Roma per aiutare il suo mister è un dramma”.
Poi ha rincarato la dose: “Calhanoglu va da Milan all’Inter è una meraviglia… Cannavaro dall’Inter alla Juve no problem, Vieri dall’Inter al Milan no problem. L’attesa di Milano per Lukaku è diventata una cosa che spaventa. Non pensavo fosse così importante nella storia di un club come l’Inter”.
Parole che hanno scatenato i tifosi anche sui social. Al mister giallorosso, tra i vari ha risposto anche Fabrizio Biasin, noto giornalista molto addentro al mondo Inter che sul suo account Twitter gli ha dedicato un post: “ #Mourinho non capisce (o finge di non capire) che il problema non è mai “andar via” ma “come lo si fa”.
Nessuno si è mai sognato di fischiare Mourinho perché ha scelto di lasciare l’Inter. Ha preso una decisione, l’ha comunicata, se n’è andato a testa alta. C’è modo e modo di cambiare aria: Mourinho ha scelto quello giusto, Lukaku (recidivo) e tanti altri (Donnarumma, Calhanoglu, Kessie, Skriniar i primi che mi vengono in mente) no e, infatti, si prendono i fischi dai loro ex tifosi. E fino a quando si tratta di fischi, francamente, non vedo dove sia il problema.”
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