Inter, la risposta dei nerazzurri ai creditori di Zhang. Nelle giornata odierna, l’assemblea dei soci del club nerazzurro ha approvato il bilancio dello scorso esercizio. Tanti miglioramenti che hanno abbassato ulteriormente il rosso e qualche cosa da aggiustare, ma per linee generali il tutto è sicuramente positivo.
Molto curioso, invece, la nota in merito al debito da 300 milioni che il presidente nerazzurro, Steven Zhang, non avrebbe pagato alla China Construction Bank e per cui pende una causa presso il Tribunale di Milano. Come si evince dalla nota, il club di viale della Liberazione ha risposto ai creditori.
Ecco le parole riportate dall’Inter: “In data 7 luglio 2022, la Capogruppo ha ricevuto un atto di citazione da parte di China Construction Bank (Asia) Corporation Limited (“CCB”), con il quale CCB ha promosso presso il Tribunale Civile di Milano un’azione revocatoria contro la delibera assembleare del 18 febbraio 2019 della Capogruppo, in materia di emolumenti degli Amministratori, nel contesto di più ampie azioni di tutela dei propri interessi economici in Cina. La Capogruppo, in quanto soggetto coinvolto nell’azione promossa da CCB, intende provvedere a dare mandato ai propri legali di svolgere un’analisi approfondita del caso e della giurisprudenza in materia di revocatoria ordinaria e tutelare le proprie ragioni nella causa intentata da CCB, la cui prima udienza, inizialmente fissata per il 14 novembre 2022, è stata differita al mese di aprile 2023″.
Poi, il club nerazzurro, continua: “Successivamente, con ordinanza del tribunale datata 8 maggio 2023, il Giudice ha rinviato l’udienza al mese di settembre 2023 per la discussione in merito all’eventuale ammissione di mezzi istruttori. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, la Società ritiene di avere validi motivi per ottenere il rigetto delle domande delle controparti”.