Lukaku-Inter, Materazzi non ci sta: le parole sull’attaccante belga e le differenze con Mou
Lukaku-Inter, Materazzi non ci sta. Domani sera, la squadra nerazzurra, se la vedrà nella complicatissima sfida di campionato contro la Roma. Una partita che sta vivendo, per quanto concerne l’atmosfera, momenti di vera tensione, dal momento che ci sarà il ritorno di Romelu Lukaku a San Siro, ma da avversario. Dell’addio del belga e dei modi usati dallo stesso, ha parlato l’ex difensore nerazzurro, Marco Materazzi, che ha parlato a La Gazzetta dello Sport. Ecco le parole di Materazzi.
Sui modi usati da Lukaku: “Non è così difficile, mi pare. Bastava dirlo: me ne vado perché… È stato bello, grazie di tutto, eccetera eccetera. Bastava dirlo prima, soprattutto”.
Sul fatto che Mourinho non disse la verità sul suo addio: “Pubblicamente no, ma ci giocavamo una Champions, non un torneo amatoriale. E poi a chi di dovere, il presidente Moratti, in pratica lo aveva detto. E anche a noi: se ci si conosce non servono discorsi solenni, bastano gli sguardi, le non risposte”.
Su cosa non viene perdonato a Lukaku: “Il silenzio e i suoi tempi. Dice che quando parlerà si capiranno tante cose: speriamo, ma noi tifosi interisti stiamo ancora aspettando. Io, se avessi fatto una scelta come la sua, avrei già avuto bisogno di spiegare. E avrei spiegato, da un pezzo. Perché ci sono cose che non serve dire, come quella notte a Madrid. Ma altre invece è importante dirle, spiegarle”.
Sul pianto con Mourinho dopo Madrid: “Esatto, zero parole. Ci eravamo già detti tutto: anche prima che mi mandasse in campo per quei pochi minuti della finale”.
Su cosa si dissero dopo la finale di Champions con Mourinho: “‘Marco, eri in campo nella puta finale del Mondiale e sei in campo in questa puta finale di Champions’. Ci ho provato per l’ultima volta, con la maglia in bocca per non far capire cosa gli stavo dicendo: ‘Resta, nessuno ti amerà come è successo nella nostra famiglia’”.