Inter Roma finisce come doveva finire visto l’atteggiamento dei giallorossi, rinunciatario per tutta la partita come neanche una neopromossa per la prima volta a San Siro. Anzi, poteva e doveva finire con uno scarto molto più ampio. Le traverse di Calhanoglu e Carlos Augusto, le diverse occasioni mancate per un soffio avrebbero giustificato un risultato molto più largo per i ragazzi di Inzaghi.
L’Inter ha dominato per tutta la gara, una superiorità territoriale e di controllo palla assoluta. Tutti più che sufficienti i nerazzurri con Dumfries sugli scudi, scatenato fino a quando è restato in campo, vera spina nel fianco dei giallorossi di Mourinho. Thuram protagonista assoluto anche al di là del gol decisivo.
Ma l’ 1 a 0 finale parla anche di altri protagonisti. Sommer avrebbe potuto giocare in infradito fino al 66mo quando Cristante ha incornato da breve distanza. Il portiere svizzero ha avuto un riflesso superbo per andare a deviare sulla sua destra un pallone difficilissimo che poteva trasformarsi in una beffa colossale. Un unico intervento in tutta la partita ma assolutamente decisivo.
Il secondo protagonista da citare è Asllani. Entrato al 75mo al posto di Calhanoglu ammonito si è subito proposto con grande personalità andando al tiro uscito fuori di poco. E poi il gol che nasce da una sua invenzione. Il lancio di 50 metri millimetrico sul piede di Dimarco che poi va al traversone messo dentro da Thuram sotto la traversa è la dimostrazione dei grandi mezzi tecnici del ragazzo albanese.