Moratti-Inter, l’ex presidente nerazzurra torna a parlare di Calciopoli. Un evento che ha sconquassato l’intero calcio italiano e che, ancora oggi, fa vedere le sue dolorose conseguenze. Calciopoli è una ferita ancora aperta per il nostro calcio, specie per chi lo ha dovuto subire. Di questo, intervistato a La Gazzetta di Parma, ha parlato l’ex patron e presidente nerazzurro, Massimo Moratti, che non ha mancato di rimarcare quanto è stato subito dall’Inter, ma anche da altre squadre italiane che in quegli anni pensavano di gareggiare per la vittoria dello scudetto. Ecco le parole di Moratti.
Sul momento più difficile: “Calciopoli. È un colpo al cuore per tutto il movimento, anni difficili per tutti, ma soprattutto per noi, privati di vittorie che avevamo meritato sul campo. Da quel periodo terribile ne uscimmo umiliati. Si può pensare che le avversità generino nuove forze, nuovi inizi, ed è sicuramente una bella filosofia. In quegli anni vivemmo la sensazione di far parte di un gioco più grande di noi, dove tutto era deciso secondo regole delle quali eravamo all’oscuro. Partecipavamo al campionato, si può dire, per niente: una sensazione opprimente. Ma Calciopoli non è stata una sorpresa. La sorpresa era il muro di omertà che gran parte del calcio aveva costruito per anni intorno a questa vicenda”.