Marotta:”Inter lepre del campionato”. L’AD non fa sconti a nessuno
Marotta è intervenuto dopo l’Assemblea di Lega di oggi, rispondendo alle domande dei giornalisti. Lo tsunami mediatico contro i nerazzurri a seguito della partita del Meazza contro il Verona non sembra rientrare e l’AD interista, come riporta gazzetta.it, non si è tirato indietro dal dire la sua.
Ecco le parole del dirigente: “Bisogna riconoscere i meriti dell’Inter di essere prima meritatamente grazie a una cultura del lavoro applicata in modo intenso, a un grande senso di appartenenza di tutti, alla solidità della società e a un patrimonio indiscutibile che è rappresentato dalla nostra tifoseria. Questo ci deve essere riconosciuto: le statistiche a volte rappresentano oggettivamente i fatti e dicono che siamo primi a 48 punti, 15 vittorie, una sola sconfitta, miglior attacco, miglior difesa, miglior differenza reti. Siamo quindi autorevolmente in testa alla classifica.”
Marotta smonta le polemiche e ribadisce i meriti della capolista
Parlando poi del Var Marotta ha dichiarato: “Le polemiche e le critiche devono investire l’intero mondo del calcio italiano, bisogna saperle gestire e accettare. L’introduzione del VAR è stata invocata ed evocata da tutti e dobbiamo sottolineare come non ia stato preso per debellare definitivamente gli errori degli arbitri ma per ridurli, e credo che questo obiettivo sia stato colto. Se esiste la soggettività, esiste anche l’errore di un essere umano, l’arbitro, ma in questo non mi addentro. Sono però certo che alla fine del campionato la squadra migliore vincerà il campionato”
Gli è stato anche chiesto un parere su chi lo ha definito un uomo che sa come ci si muove. Marotta ha dichiarato di non voler entrare in polemica. “Dico solo che nella mia esperienza ho imparato a gestire le situazioni. Ma questo pugni dal pensare che una società, in questo caso l’Inter, possa avere dei favoritismi. Questo lo rispediamo la mittente.” Ha sottolineato poi “Voglio puntualizzare i meriti dell’Inter sul campo. Poi, redo che le polemiche si debbano estendere ad altre partite, non solo alla nostra”.
In chiusura ha dichiarato “oggi siamo la lepre e la lepre deve essere capace di schivare i colpi dei cacciatori”.