Inter, secondo giorno a Riyadh, protagonista una bambina
(Inter) Il diario del secondo giorno in Arabia pubblicato sul sito ufficiale del club nerazzurro ha per protagonista una bimba.
“Gli occhi sono neri, vispi, pieni di attesa. Si muovono veloci, vedono tante magliette, percepiscono che attorno sta per succedere qualcosa. Il cerchietto rosa tradisce l’età: tre anni e mezzo. Eppure l’emozione è la stessa di papà Sofian. Ghazal ha un curriculum già importantissimo: sei presenze a San Siro per tifare Inter. E il primato di tifosa più giovane ad accogliere l’Inter a Riyadh.
Indossa la maglia di Lautaro, tiene in mano un’altra maglietta che il papà le ha porto con orgoglio e speranza. Arrivano i giocatori: le foto, i sorrisi, gli autografi. Riyadh è nerazzurra, anche grazie ai soci Inter Club. Che arrivano da tutto il mondo, come sempre. Perché l’Inter è una passione trasversale: non ha confini geografici, non ha contorni anagrafici.
Ci sono magliette nerazzurre degli anni 90, c’è chi ti racconta di Ronaldo il Fenomeno, di Adriano. Di Lautaro. L’attesa è concreta: è sui cartelloni luminosi, colora le hall degli hotel.
Nel traffico complicato di una città che sembra non aver altra missione che correre a tutta velocità, il calcio si annida in ogni angolo, prova a conquistare ogni centimetro. E i ragazzi, questi spazi, li trasformano in campi da calcio improvvisati. Palleggiano, si scartano, inventano sfide senza porte che sono l’essenza di una passione che non tramonta. Abdul è imprendibile: indossa le ciabatte, ma porta la palla come un campione.
Ecco: mentre il sole tramonta, quello sì, un altro ragazzo, con la stessa passione di Gazhal, con la stessa passione di Abdul e dei suoi amici, fa l’ultimo scatto di giornata. Assieme ai compagni, assieme ai suoi amici. Gazhal, Abdul e tutti gli altri interisti aspettano. Tutti insieme.”