(Inter) Un articolo sulla Gazzetta dello Sport a firma Conticello-Taidelli ripercorre la storia di Marko Arnautovic in campo e fuori. Dalle prime esperienze in Bundesliga al suo rapporto turbolento con Mourinho nell’anno del Triplete fino al Bologna e allo scudetto scucito proprio all’Inter la sera dell’errore di Radu. Poi il suo ritorno a Milano (dove ha stretto una solida amicizia con Hakan Calhanoglu) per chiudere il cerchio. Nel corso degli anni il bad boy ha lasciato spazio ad un uomo ed un padre sereno e consapevole. Merito anche della moglie Sarah e delle figlie Alicia ed Emilia.
L’articolo parla anche della esperienza di Arnautovic come uomo d’affari nel settore delle bevande alcoliche.
“Sul gol ciccato a tu per tu con Oblak qualcuno avrà pensato che fosse Arna l’ubriaco. No, l’alcol per lui è adesso soltanto un business, da qualche anno ormai. Si è lanciato nel settore degli alcolici rilevando una distilleria a Vienna e producendo un gin e una vodka a proprio nome. Trentacinque euro a bottiglia e omaggio alle radici: nella preparazione sono state usate sia albicocche austriache sia prugne serbe. Poi, mentre era a Bologna, Marko ha aggiunto alla cantina pure un rum dai sapori “austro-giamaicani”: esotico, e con garanzia di qualità data dallo stesso centravanti. “Lo faccio io, quindi è certamente buono. I succhi di frutta li lascio ad altri”, ha detto Arna. Martedì sera, al momento opportuno davanti a Oblak, l’attaccante-imprenditore ha poi dimostrato a tutti di essere sobrio.”