Sala ha continuato: “Le squadre sanno che sui biglietti normali non sono momenti storici per immaginare di aumentare granché il prezzo. Fanno 70mila tifosi a partita, non puoi chiedere a tutti di pagare il biglietto molto di più. Possono aumentare i ricavi in due modi: attraverso i posti VIP, dove aziende e simili possono pagare per servizi particolari prezzi molto più alti. E poi sfruttando l’area dello stadio prima, facendo vivere ai tifosi l’esperienza su più ore, dal pranzo allo shopping al museo. E poi serve un museo di alto livello: quello di oggi, anche se fa ottimi numeri, non è granché. È tanto che ci lavoriamo, questi requisiti ce li hanno già: cercheranno di far convergere gli interessi di Inter e Milan. Certamente WeBuild ha espresso il bisogno di lavorare con intensità nel periodo da maggio ad agosto. Lo dico io, come sensazione: credo si ragioni su due anni. Però lavorando nei mesi estivi su tre turni, quindi 24 ore, con tanto personale, sono convinti di poterlo fare. Al netto delle analisi che arriveranno. Poi c’è la parte esterna che è indipendente. Nell’interesse delle squadre e del Comune, potremmo trovare la formula per cedere subito lo stadio alle squadre. I lavori fatti da privati, tendenzialmente, sono più rapidi. Parallelamente a queste analisi tecniche, cominceremmo a ragionare su come strutturare tutto il processo. Io cerco di essere ottimista, ma oggi non ho elementi per esserlo più di questo. Il tempo non si può buttare, conviene parallelizzare tutte le attività, correndo il rischio di arrivare a giugno e dire che non si può. Se diventerebbe di proprietà dei club? Sì, in qualche modo sì. Si può fare cessione definitiva immediata o diritto di superficie con la proprietà che passa alla fine, ma che consentirebbe di mettere lo stadio nei loro libri sin da subito. Onestamente, quest’anno non si può fare nulla. Se si parla di estate 2025, i promoter dei concerti dicono già venduto, ma si può ragionare. Una ristrutturazione di San Siro ben fatta è nell’interesse anche di chi organizza i concerti, perché se metti a posto lo stadio devi pensare anche ai meccanismi di insonorizzazione. Ma questo interessa anche le squadre, il business dei concerti è enorme”.
Infine, Sala, ha concluso: “Prima o dopo le Olimpiadi? Non lo so dire, dipende da WeBuild. Ma i lavori tendenzialmente devono cominciare prima. Se si è parlato di progetti passati? C’erano degli spunti, oggi l’Inter citava un lavoro fatto anni fa, all’epoca di Thohir, che prevedeva dei servizi esterni allo stadio. È materiale che gireranno a WeBuild, la quale nel frattempo ascolterà anche chi ha fatto altri lavori, in particolare ho chiesto di convocare gli architetti il cui progetto abbiamo presentato in commissione consiliare”.