Inter, Barella parla dopo la partita. Una vittoria importantissima contro una squadra complicatissima da affrontare. L’Inter continua a vincere e si avvicina sensibilmente al traguardo del ventesimo scudetto. Dopo la partita, ai microfoni di Dazn, Barella ha analizzato il match e parlato di tanti aspetti.
Sulla partita: “C’è da fare i complimenti al Bologna, perché è una squadra veramente forte. Il loro punteggio è super meritato. Penso sia uno dei campi più difficili in cui venire a giocare. Bisogna fare i complimenti a noi, perché battere il Bologna non è facile. Abbiamo messo tutto quello che avevamo, abbiamo sofferto. Ce lo siamo meritati. Non sempre si può giocare bene, oggi è andata così, però siamo felici perché stiamo facendo un cammino incredibile”.
Sul gruppo: “Il gruppo è fantastico, fatto di ragazzi che remano tutti verso lo stesso obiettivo, senza invidia. Logicamente c’è la competizione, che è sana. C’è chi vorrebbe giocare di più e si fa trovare pronto. Questa è la cosa più importante per arrivare all’obiettivo, è fondamentale.
Su Bisseck: “Lui e Marcus sono quelli più estrosi nel vestirsi. Sono bei ragazzi, portano tutto bene, beati loro”
Sul gol: “Non riesco più a segnare. Ma se la squadra continua a vincere, per me è uguale. L’importante è riuscire a dare una mano come posso. Ci sono partite in cui faccio meglio, altre un po’ meno bene. Il Bologna è difficilissimo da affrontare, ci sta”.
Sull’Atletico Madrid: “È normale che voglia vincere e mettere tutto contro di noi, anche noi vogliamo fare lo stesso. La Champions League è la competizione più bella, vogliamo giocarcela come l’anno scorso e fare bene”.
Sullo scudetto: “Vediamo. Bisogna vedere cosa fanno le altre. Noi ci facciamo trovare pronti. Per le altre inseguire è difficile. Speriamo di continuare così”.
Sulla simulazione contro il Genoa: “Mi hanno additato dopo il Genoa che sono un simulatore. Il mio intento non era di fare una simulazione ma ho sbagliato nella reazione. Quando si sbaglia si può chiedere scusa. Mi sento di chiedere scusa per quel momento. Quando vuoi vincere, fai cose che non vuoi fare e quindi volevo chiedere scusa.”