Inter, Inzaghi parla in conferenza. In casa nerazzurra è tempo di Champions League. Ed è tempo di affrontare un avversario complicatissimo come l’Atletico Madrid. La squadra di Inzaghi parte dal vantaggio dell’andata grazie al gol di Marko Arnautovic, ma il verdetto è tutto da stabilire, in un ambiente focoso come quello del Wanda Metropolitano. Servirà la migliore Inter possibile e la massima cura ad ogni dettaglio.
Intanto, presente insieme all’esterno nerazzurro, Dimarco, il tecnico interista, Simone Inzaghi, ha parlato della partita e di tanti altri aspetti inerenti all’impegno di domani. Ecco le parole di Inzaghi.
Sulla partita: “Guardo il percorso di questi tre anni e quello che la squadra è riuscita a fare anche all’inizio, non sono tanto d’accordo sia nato tutto dopo Istanbul. E’ un percorso che ci portiamo, la squadra è sempre riuscita a passare il turno e non era cosa scontata negli ultimi anni. Il percorso è più lungo, non parte da Istanbul. Domani sappiamo che sarà una partita complicata, contro un avversario di assoluto valore che qui si trasforma. Sappiamo che sarà una partita difficile, da interpretare nel migliore dei modi, sapendo che abbiamo un minimo vantaggio che ci portiamo dall’andata”.
Su quale atteggiamento dell’Atletico Madrid sarebbe migliore per i nerazzurri: “Abbiamo fatto bene contro squadre che ci hanno aspettato e contro squadre più aggressive. Non sappiamo cosa farà l’Atletico, hanno una squadra che cambia, con giocatori di grandissima qualità. Dovremo essere bravi a gestire difficoltà, che come in ogni gara ci saranno”.
Sulle similitudini con l’Inter del Triplete: “Abbiamo fatto bene contro squadre che ci hanno aspettato e contro squadre più aggressive. Non sappiamo cosa farà l’Atletico, hanno una squadra che cambia, con giocatori di grandissima qualità. Dovremo essere bravi a gestire difficoltà, che come in ogni gara ci saranno”.
Sui ballottaggi: “Ne ho diversi di ballottaggi. Acerbi è rientrato sabato a Bologna, De Vrij ha fatto tantissime partite una meglio dell’altra, Frattesi sta benissimo e posso decidere di far riposare una mezzala. L’unica mia preoccupazione è il fatto di non avere qualche elemento: Carlos e Arnautovic erano stati fondamentali quando sono entrati all’andata”.
Sui giocatori che fanno il ramadan: “Sono al corrente lo faccia soltanto Sarr, che ci siamo portati in assenza di Arnautovic”.
Sull’importanza di avere giocatori, come Dimarco, che possano spiegare agli altri i valori del club: “Federico è un vanto di tutta la società Inter. Parte dal settore giovanile, ha fatto tutta la trafila. Speriamo in futuro ci siano altri come lui. Si è ritagliato spazio in campo solo ed esclusivamente per merito suo, perché ha lavorato per migliorarsi ed essere titolare nell’Inter. Gli vanno fatti i complimenti. Lo spogliatoio ha giocatori nati e cresciuti qui, ma anche un blocco che è qui da tanti anni come Barella, Darmian, Latuaro, Barella e qualcuno che forse dimentico. I nuovi sono stati tanti, ma c’è stato aiuto dagli altri”.
Sullo schema che userà Simeone: “Non posso saperlo. So che loro a volte cambiano, ma non penso che i moduli facciano la differenza. Sarà l’interpretazione dei giocatori. Io ho un grande gruppo, ottimi giocatori e siamo qui per fare una partita importante e continuare il nostro percorso”.
Su Sanchez: “Bisogna fare i complimenti a lui. Si è inserito nel migliore dei modi, è benvoluto da tutti. Conosciamo le sue doti tecniche, le gesta che ha fatto e i comportamenti avuti fino ad oggi. Lui e Arnautovic per me sono stati fondamentali. Ora il Nino sta giocando con continuità, avrà sicuramente spazio da qui alla fine”.
Sul rendimento in casa dei colchoneros: “È un dato di fatto, l’Atletico qui in casa si trasforma. In Liga sarebbe al primo posto se giocasse solo in casa: su 14 partite 13 vittorie e un pareggio. Penso che nelle ultime 29 abbia perso solo con l’Athletic: io la vidi in TV e non meritava di perdere. Sappiamo tutti cosa è l’Atletico, che grande allenatore è il Cholo che è un amico ed è stato un grandissimo compagno di squadra. Noi ci siamo preparati nel migliore dei modi, sapendo che il Metropolitano per l’Atletico è un punto di riferimento, sapendo che abbiamo un vantaggio minimo e che non speculeremo”.