PAZZA INTER – Tra le più belle usanze del mondo del calcio, quella di ogni squadra di avere un inno a sua disposizione è forse una delle più sentite, anche dai tifosi. Ci sono tantissime squadre che hanno legato la loro storia anche a una specifica canzone, che fosse stata plasmata specificamente per le esigenze del club o fosse preesistente. Quando si parla dell’Inter, a dispetto di tutte le altre canzoni legate alla storia del club, una sola cattura davvero le emozioni dei nerazzurri.
L’inno dell’Inter, conosciuto come Pazza Inter, è infatti più di una semplice canzone per i tifosi nerazzurri; è un simbolo che incarna lo spirito indomito e imprevedibile della squadra. La storia di questo inno si intreccia con i momenti memorabili e le controversie che hanno segnato il percorso della squadra milanese, indipendentemente dai risultati partite Serie A e dai trofei vinti in questi anni dai nerazzurri.
Pazza Inter deve il suo nome all’aggettivo “pazza”, spesso associato alla squadra per le sue imprevedibili prestazioni. Il brano inizia con un frammento di cronaca di Roberto Scarpini, giornalista di Inter TV, che descrive un gol del capitano Javier Zanetti segnato il 6 novembre 2002 contro l’Empoli.
Nell’agosto del 2003, in un gesto che rafforza il legame tra i giocatori e i tifosi, gli stessi calciatori dell’Inter registrarono la canzone. Questa decisione dimostrò un coinvolgimento diretto dei giocatori con la cultura del club, rendendo l’inno un autentico emblema della squadra. Da allora, Pazza Inter risuonava allo stadio Meazza prima delle partite casalinghe, infondendo energia sia ai giocatori che ai tifosi.
Una nuova versione dell’inno fu registrata nell’aprile 2007, sempre dai giocatori, in occasione della vittoria del campionato. Questo atto celebrativo sottolinea l’importanza dell’inno come espressione di trionfo e orgoglio. La popolarità dell’inno si estese al di fuori dello stadio, con il titolo Pazza Inter utilizzato anche da Leo Turrini per il suo libro pubblicato nel 2007.
Nonostante la sua popolarità, l’inno ha avuto la sua quota di controversie. Nel gennaio 2007, un servizio de Le Iene mise in dubbio l’originalità della base musicale del brano, accusando l’allora presidente della società, Massimo Moratti, di plagio (fonte wikipedia). Inoltre, dal novembre 2012 al settembre 2014, una disputa sui diritti d’autore con Rosita Celentano ha impedito la riproduzione dell’inno a San Siro, costringendo la squadra a sostituirlo temporaneamente con altri brani. La questione si risolse con un accordo, permettendo il ritorno di Pazza Inter dal 2014.
Sorprendentemente, a partire dal settembre 2019, la società ha deciso di non eseguire più Pazza Inter. Questa scelta rappresenta un momento significativo nella storia dell’inno, lasciando un’eredità emotiva e culturale che persiste nei cuori dei tifosi.
Pazza Inter non è solo un brano musicale, ma un emblema di passione, tenacia e unità che riflette la storia vibrante dell’Inter. Nonostante le controversie e i cambiamenti, l’inno rimane una parte indimenticabile della cultura del club, testimoniando l’amore e l’identità che unisce giocatori e sostenitori.