Inter, l’emozione di Marotta: le parole sulla partita e su come fu scelto Inzaghi. E sui tifosi…
Inter, Marotta parla prima della partita. Manca davvero pochissimo al derby di Milano. Una partita che, in caso di vittoria nerazzurra, consentirebbe agli uomini di Inzaghi di vincere il ventesimo scudetto della loro storia e di cucire la seconda stella sul petto. Intanto, prima della partita, ai microfoni di Dazn, l’amministratore delegato nerazzurro, Beppe Marotta, ha parlato di tanti aspetti del mondo nerazzurro. Ecco le parole di Marotta.
Sulla partita: “Noi abbiamo l’obiettivo di vincere lo scudetto e ottenere la seconda stella che sarebbe qualcosa di storico, stasera sarebbe la ciliegina sulla torta, come come dicevano Inzaghi e il presidente non siamo ossessionati da questo. Noi vogliamo fare una bella prestazione, siamo determinati e facendola sono sicuro che faremmo anche risultato. Emozionato? Un’esperienza del genere non mi è mai capitata, non così, nonostante qualche scudetto io l’abbia vinto. È qualcosa che sicuramente emoziona”.
Sulla scelta di Inzaghi: “Come scelsi Inzaghi? Era nel mirino non solo nostro, di tanti dirigenti, era un giovane emergente, ma coi fatti aveva dimostrato e anche coi fatti alla Lazio. Stava crescendo, siamo stati decisissimi, fu una nottata piena di insidie perché Lotito si era arrabbiato, ma lui ha cambiato alla fine. Poi con Lotito abbiamo chiarito. Siamo molto felici di averlo qui, un grande professionista e un allenatore vincente”.
Sui tifosi: “È sempre stato un attore protagonista qui, dal passato a ora, ha una grande carica, sentimento, fede, valori che hanno una forza incredibile soprattutto quando li trasmetti agli altri. I nostri tifosi questo inculcano nei nostri ragazzi e in tutta la nostra società”.
Sulla possibilità di aprire un ciclo: “D’accordissimo, il calcio è fatto di cicli, il ciclo dell’Inter è iniziato da poco e abbiamo voglia di farlo proseguire. Questi scenari sono consoni alla nostra storia, mi riferisco alla Champions, alle competizioni per club, l’Inter è tornata in un palcoscenico consono alla sua storia e al suo palmares. Siamo molto orgogliosi”.
Sul suo periodo in nerazzurro: “Non immaginavo un percorso così bello, di grande emozione e vittorie, una pagina particolare e inaspettata per me. Sono orgoglioso, ho trovato un ambiente bello, con grande professionalità. Anche prima Spalletti e Conte non voglio dimenticarli, ora Inzaghi, una società che supporta sempre l’allenatore. Con Ausilio, Baccin e Zanetti abbiamo creato un modello importante e la squadra non può che trarne giovamento”.