Rivoluzione nella Premier League, sarà effetto valanga?
(Premier) Per il calcio europeo sarebbe una vera rivoluzione. Sarebbe la Premier League a far partire il provvedimento di riduzione dei costi mediante la fissazione di un tetto massimo di spese consentite sulla falsariga della Nba statunitense.
Il sito Calcio e Finanza riporta la discussione in atto nella dirigenza del massimo campionato inglese. Resta ancora qualche aspetto da chiarire ma la strada maestra verso l’introduzione del salary cup sembra in discesa. La decisione finale è prevista entro il prossimo mese di giugno. Facile prevedere che la scelta inglese provocherà un effetto valanga su tutto il sistema calcistico continentale.
“L’ipotesi è di fissare il tetto a un valore multiplo rispetto al club che incassa meno dalla vendita dei diritti televisivi. Ad esempio, il Southampton nel 2022/23 ha incassato 103,6 milioni di sterline dai diritti tv distribuiti dalla Premier League: se il limite fosse fissato a 5 volte quella cifra (ma la discussione è ancora in corso tra 4,5 e 5 volte), i club non potrebbero spendere per stipendi, ammortamenti e pagamenti per agenti più di 518 milioni di sterline (circa 605 milioni di euro al cambio attuale). Tra i club, il Chelsea sarebbe già al di sopra del tetto con costi stimati per 540 milioni di sterline, mentre il Manchester City rientrerebbe nei paletti con costi stimati per circa 500 milioni di sterline…
Le ipotesi emerse nelle scorse settimane fanno riferimento anche ad una “luxury tax” in stile NBA. In sostanza, i club che spenderanno troppo verrebbero sottoposti a sanzioni economiche che aumenterebbero in base a quanto sia stato superato il tetto salariale. delle spese. I soldi raccolti verrebbero poi ridistribuiti ai club della Premier League che rispettano le regole, ma potrebbero persino andare in un “fondo di emergenza” per aiutare i club della English Football League in difficoltà finanziarie.”