Inter, la vecchia dirigenza adesso rischia tanto | Caso plusvalenze fuori controllo: ultimatum dalla Procura di Milano
Sudore freddo per gli ex dirigenti dell’Inter, coinvolti nel caso plusvalenze che si allarga a macchia d’olio, ecco cosa rischiano
Da circa una settimana l’Inter non è più di proprietà di Suning. Il nuovo fondo che ha prelevato le quote dei nerazzurri è quello americano di Oaktree che ha intenzione di investire nella squadra Campione d’Italia puntando ad aumentare la competitività di una rosa che ha dominato il campionato appena concluso, vinto con un mese di anticipo.
Il direttore sportivo Beppe Marotta ha già incontrato i nuovi vertici societari. Il loro è stato un informale saluto di conoscenza, nei prossimi giorni si passerà a delineare il piano d’azione per la campagna acquisti.
Già chiuso l’accordo per due parametri zero di assoluto livello come Piotr Zielinski e Taremi, utili per il turnover in mezzo al campo e in attacco dove sono richiesti altri due innesti per consentire a Lautaro Martinez e Marcus Thuram, coppia titolare, di rifiatare date le tante competizione a cui il club dovrà partecipare.
Insieme a loro la priorità per il mister Simone Inzaghi è quella di avere a disposizione un nuovo difensore centrale e un esterno di centrocampo, soprattutto se dovesse essere ceduto Dumfries che ha richieste in Premier League.
Il caso plusvalenze si allarga, adesso sono 12 le operazioni soggette a indagine
Intanto ci sono dei guai in vista per l’ex dirigenza dell’Inter. Ci sono infatti nefasti sviluppi riguardo al caso plusvalenze. La Procura di Roma, che stava indagando sul club giallorosso e a cui aveva notificato la richiesta di rinvio a giudizio, ha trasmesso gli atti ai colleghi di Milano per l’Inter.
Sotto la lente di ingrandimento ci sarebbero 12 operazioni effettuate dal 2017 al 2021. Si tratterebbero dei trasferimenti legati a Defrel, Marchizza e Frattesi, Zaniolo, Santon e Nainggolan oltre quelli di Cristante, Tumminello, Spinazzola e Luca Pellegrini, Manolas e Diawara che erano state segnalate.
La cessione di Nainggolan coinvolge l’Inter nel caso plusvalenze
Per quanto riguarda la cessione di Nainggolan, passato dai giallorossi all’Inter per 38 milioni di euro, avrebbe dovuto generare una plusvalenza di 24 milioni e non di 31 come è stato contabilizzato.
Il centrocampista belga ha militato con i nerazzurri per poi cambiare diverse casacche tra il campionato italiano e quello del proprio Paese. Con l’Inter ha raggiunto l’apice della sua carriera, poi velocemente crollata anche a causa di alcuni comportamenti extra sportivi che hanno leso l’immagine del club.