Europeo finito malissimo, la nazionale lo sbatte fuori: addio al capitano dopo la delusione
La delusione dell’Europeo è ancora cocente e il capitano decide di lasciare la Nazionale, tutto il Paese è sotto shock
Con la vittoria meritata della Spagna si è concluso l’Europeo. Gli iberici hanno dominato la competizione con sette vittorie in altrettante partite disputate, con grande merito al gioco proposto, al lancio di giovani campioni, da Yamal a Nico Williams, con il tiki-taka che si è evoluto con una maggiore verticalizzazione del pallone e dinamismo.
Sono diverse invece le Nazionali che hanno deluso le aspettative, tra cui l’Italia. I ragazzi guidati dal commissario tecnico Luciano Spalletti sono stati eliminati agli ottavi di finale da una Svizzera sulla carta avversario ostico ma alla portata degli azzurri.
Per i campioni in carica una prestazione nettamente insufficiente e la conclusione di un torneo in cui il fraseggio del gioco non è mai decollato. Discorso analogo per la Francia, la favorita in partenza, fermata in semifinale ma con partite giocate sotto tono.
I padroni di casa della Germania si sono arresi alla Spagna ai quarti in quella che è stata una sorta di finale anticipata. I tifosi si aspettavano di arrivare in fondo alla competizione ma gli iberici hanno vinto con merito.
La Germania deve metabolizzare l’eliminazione all’Europeo in casa ma anche un’altra notizia
Oltre al dover digerire l’eliminazione, i tedeschi hanno dovuto accettare il ritiro di Thomas Muller. La seconda punta di 34 anni taglia i ponti con la Nazionale. 131 partite con 45 reti realizzate, il giocatore ha scritto pagine indelebili.
L’esordio è avvenuto nel marzo 2010 contro l’Argentina, avversario che ha affrontato anche nel suo più grande trionfo nella finale della Coppa del Mondo 2014. Quattro anni prima, era stato capocannoniere al suo debutto in Coppa del Mondo.
Muller saluta la Germania, addio a una generazione vincente
Germania che ha dimostrato una crescita rispetto ai Mondiali in Qatar, lanciando alcuni giovani di grande prospettiva come Musiala. L’Europeo rappresenta una fase di passaggio, con il ricambio generazionale in atto che dovrebbe portare dei benefici.
A distanza di dieci anni, la squadra che vinse il Mondiale in Brasile e che umiliò i padroni di casa con ben sette reti è ormai un lontano ricordo dato anche l’addio di Toni Kroos che si è proprio ritirato dal calcio giocato. Il presente può tornare ad essere luminoso e la Bundesliga è in crescita anche grazie alla valorizzazione dei talenti tedeschi.