“Compra gli arbitri”, esplode il caso Inter: rapporti con l’AIA da inchiesta
Sui social scoppia la polemica, l’accusa è gravissima, Marotta comprerebbe gli arbitri, l’Inter rischia grosso, l’AIA vuole aprire un’inchiesta
Inter che è partita molto bene in campionato, con sette punti raccolte nelle prime tre gare che hanno anticipato la pausa per gli impegni delle Nazionali e l’esordio in Champions League che sarà sul campo del Manchester City per una rivincita della finale di due anni fa. In gran spolvero Marcus Thuram, autore di una doppietta a Genova e contro l’Atalanta dove l’Inter ha fornito una prestazione eccellente, vincendo nettamente contro l’ostica compagine guidata da Gian Piero Gasperini.
Nerazzurri che sono ancora la squadra da battere in Serie A data la conferma di tutti i top player della rosa, tra cui Lautaro Martinez e Nicolò Barella che avevano il contratto in scadenza nel 2025 e hanno definito l’accordo per il rinnovo.
Merito della capacità del direttore sportivo Beppe Marotta che ha avuto la forza di imporre alla società di proseguire il percorso tracciato e che ha portato a una crescita costante del rendimento della squadra allenata da mister Inzaghi.
A pochi giorni dalla fine della sessione estiva, Beppe Marotta è stato ospite della tavola rotonda sulle riforme regolamentari insieme al designatore arbitrale Gianluca Rocchi, il quale ha tessuto le lodi nei confronti dell’abile direttore dei campioni d’Italia in carica.
L’Inter accusata di comprare gli arbitri, la polemica nasce dal seguente episodio
Parole che non sono rimaste inosservate e che hanno suscitato perplessità e indignazione da parte dei tifosi avversari sui social, al punto da ipotizzare un nuovo caso Calciopoli.
Queste le dichiarazioni: “Ringrazio Marotta per come lavora l’Inter. Noi vogliamo che gli arbitri decidano in campo senza la tecnologia per mille motivi è questa la strada più importante, compreso il discorso tempo effettivo/tempo perso, perché decidere rapidamente riduce i tempi persi”.
Solo il capitano potrà protestare e dialogare con l’arbitro
Una novità importante riguarda le proteste: “Abbiamo scelto di avere linee guide molto simili a quelle della Uefa. Noi cerchiamo di arbitrare con la stessa filosofia che le nostre squadre troveranno poi in Europa. Seguendo quanto emerso dall’Europeo abbiamo scelto di dare un ruolo davvero fondamentale al capitano che deve essere un confronto diretto e obbligato con lui”.
Una scelta che vuole agevolare i club che prenderanno parte alle competizioni europee, per adeguarsi in campo ai metri di giudizi degli arbitri.