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Il bilancio è un disastro: penalizzazione a campionato in corso | Sentenza definitiva

Pallone Premier League - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net

La sentenza non farà sconti, il bilancio squadra non segue le regole pattuite dalla lega: penalizzazione in arrivo

Quest’anno sarà passato esattamente un decennio dall’ufficialità dell’incubo di ogni club europeoo: il fair play finanziario, lo strumento utilizzato dalla UEFA per controllare minuziosamente i bilanci dei club, che man mano stavano puntando verso la non sostenibilità.

C’è voluto un periodo longevo di tempo per riuscire a controllare tutti e porre le regole necessarie da rispettare ma ad oggi è così accurato e severo che nel caso in cui non venga rispettato può comportare la revoca di titoli, esclusione dalle competizioni o grosse perdite di denaro.

Le società non potranno gestire liberamente i debiti verso dipendenti, verso il proprio Stato Nazionale, verso gli enti previdenziali e assistenziali, verso altre squadre o verso l’Uefa, ma devono sottostare a scadenze specifiche: 30 giugno, 30 settembre e 31 dicembre e dovranno essere pagati entro il giorno 15 del mese successivo.

Se poi i debiti da pagare sono scaduti da oltre 90 giorni e dunque non si è operato affinchè venissero totalmente eliminati, la squadra sarà soggetta a sanzioni aggravate che nella maggioranza dei casi si tramuta in danni economici salatissimi da scontare.

Tetto ai costi

Ciò a cui prestare maggiore attenzione è il tetto ai costi, dove a partire dall’annata 2023/2024 sarà pari al 90% delle entrate, scalando di 10% annualmente fino al 2025/2026, dove sarà pari al 70%, dunque ogni squadra potrà spendere in base a quanto guadagnerà.

Per chiarire al meglio, il costo del calciatore è dato dall’ingaggio mentre il suo cartellino è spalmato in base agli anni di contratto, il cosiddetto ammortamento, la cui somma va ad inserirsi nei ricavi totali della squadra. Quest’ultimi sono quelli da considerare per il fpf e non la ricchezza posseduta dai proprietari del club, altrimenti il Como in Serie A, tanto per citarne uno, avendo come proprietari 2 dei 100 uomini più ricchi al mondo potrebbe costruire una squadra da playstation.

Leicester City – foto INSTAGRAM – Interdipendenza.net

Inglesi nei guai

Le società che stanno più giocando col fuoco nelle ultime stagioni sono quelle inglesi. Nonostante siano quelle che guadagnano maggiormente grazie all’elevata visibilità del loro campionato, si trovano continuamente a combattere contro la UEFA per le loro spese folli effettuate in ogni calciomercato.

Oltre al Manchester City, la cui battaglia legale avrà il suo esito definitivo a dicembre, c’è il Leicester City allenato da Steve Copper che sta per superare la cifra massima di debito a bilancio che ammonta a 100 milioni di sterline. L’unica possibilità potrebbe essere rappresentata dalla salvezza raggiunta in Premier League, ma per l’andamento attuale del campionato e le forze presenti in esso, per le Foxes sarà una stagione complicatissima.