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Inter, c’è un “problema” con Davide Frattesi?

Le ottime prestazioni e i gol con la maglia della Nazionale hanno riaperto in casa Inter la questione Frattesi. Protagonista (e titolare) con l’Italia, prima riserva in nerazzurro alle spalle dell’inamovibile trio di centrocampo. Un problema da risolvere in fretta o una risorsa da sfruttare?.

La sosta per le Nazionali ha portato in dote all’Inter alcune buone notizie sullo stato di forma dei suoi elementi, soprattutto il gruppo degli Azzurri composto da Alessandro Bastoni, Federico Dimarco e Davide Frattesi. A loro modo tutti protagonisti in positivo nei due successi dell’Italia contro Francia e Israele in Nations League, ma ovviamente la scena se le è presa il centrocampista ex Sassuolo, autore di due gol in due partite.

Inter, dilemma Frattesi per il futuro? Perenne riserva, cessione o evoluzione: Davide vuole imporsi in nerazzurro

Contro la Francia schierato da mezzala destra nel nuovo 3-5-2 del CT Spalletti Frattesi è stato uno dei migliori e ha dato sfoggio alla sua maggiore qualità, quella di un timing quasi clinico nell’inserimento in area. Così è nato il gol del momentaneo 2-1 contro i transalpini, con un inserimento centrale e un colpo in scivolata a battere Maignan. Pochi giorni dopo, Frattesi si è ripetuto contro Israele: assist del compagno di club Dimarco, altro inserimento in area perfetto e deviazione di petto a mandare in rete il gol dell’1-0.

(Photo by Gianni Santandrea, LaPresse) Interdipendenza.net

La domanda che tifosi e addetti ai lavori si stanno facendo da qualche giorno è: perché Frattesi non gioca nell’Inter?. Bisogna partire dal presupposto che i nerazzurri hanno compiuto un investimento importante sul giocatore nella passata stagione, prelevandolo dal Sassuolo per ben 38 milioni di euro. E nella scorsa annata seppur mai da titolarissimo, Frattesi ha dato il suo contributo fondamentale allo Scudetto con alcuni gol importanti e decisivi.

Cosa deve fare Frattesi per prendersi l’Inter? Davide guardi il percorso di Barella

Nella nuova stagione il classe 1999 pensava di aver scalato qualche gerarchia, ma così non è stato e torniamo alla domanda di prima. Perché Frattesi non è titolare all’Inter?. La risposta è abbastanza semplice. Frattesi ha caratteristiche uniche nella rosa nerazzurra, ma che non servono ad Inzaghi dall’inizio della partita.

Ormai da un biennio l’Inter ha trovato la sua maggiore forza in un meccanismo di gioco che ha messo nel trio di centrocampo composto da Mkhitaryan, Calhanoglu e Barella il suo cuore pulsante. Tre giocatori completi e soprattutto anche di palleggio e di manovra, elementi imprescindibili per essere protagonisti nella mediana interista. Frattesi si è sicuramente affinato nel periodo all’Inter, ma resta ancora un giocatore fortemente istintivo, da dare la sgasata con gli avversari stanchi coi suoi inserimenti ma non ancora un fine calciatore con il pallone tra i piedi e in impostazione. Si può anche essere in disaccordo con Mister Inzaghi, ma è questo il motivo per cui il tecnico dell’Inter preferisce ancora la classe e la visione di un esperto Mkhitaryan piuttosto che il dinamismo energico e la furia agonistica di un Frattesi nella propria mediana.

Come i nerazzurri e Frattesi possono venirsi “incontro”

Quindi che si fa? Intanto nel breve termine le partite in Nazionale garantiranno a Frattesi quasi certamente la titolarità col Monza, ma proviamo a guardare più avanti e a quali scenari possono crearsi. Il primo è anche quello meno probabile, è che Frattesi passi la carriera all’Inter ad essere il perenne primo sostituto o il classico dodicesimo.

Impossibile, dato che si parla di un giocatore comunque di valore e ancora giovane e che almeno in Serie A avrebbe la titolarità fissa anche in squadre di fascia medio-alta. La cessione sarebbe una sconfitta per tutti. Per l’Inter che andrebbe a rinnegare l’investimento pesante citato in precedenza e per lo stesso giocatore, che non sarebbe riuscito ad imporsi in un grande club.

La soluzione allora può arrivare sia dai nerazzurri che da Frattesi. L’Inter può iniziare ad adattarsi nell’avere in campo un giocatore diverso dagli altri, meno bravo palla tra i piedi ma più determinante in zona offensiva e nei movimenti senza la sfera, cercando nuovi equilibri in mediana. Ma Frattesi può crescere e deve migliorare, guardando ad un percorso alla Barella, che da centrocampista solo corsa e fiato del suo arrivo all’Inter nel 2019 si è poi evoluto in una mezzala completa, che ha mantenuto le sue pecularità ma ha saputo sgrezzato il suo gioco divenendo importante anche come rinifitore e anche da regista, in qualche occasione. A Frattesi capire e volere se può arrivare a tanto, con l’obiettivo di prendersi con costanza la maglia nerazzurra.

 

 

Published by
Riccardo Tanco