Pasticcio di Zhang, paga Oaktree: 30 milioni entro dicembre | La sentenza è pesantissima
La proprietà Zhang ha lasciato una questione aperta che dovrà sobbarcarsi Oaktree, il fondo americano dovrà pagare 30 milioni entro dicembre
A giugno l’Inter ha cambiato proprietà, passando sotto la gestione del fondo americano Oaktree. I nuovi padroni del club hanno deciso di dare subito un segnale di continuità, nominando come presidente Beppe Marotta, direttore sportivo artefice di una crescita costante dell’organico, di investimenti mirati ed azzeccati che hanno reso la squadra sempre più competitiva, capace di vincere con merito l’ultimo Scudetto e di arrivare in finale di Champions League l’anno prima.
Questo nuovo ciclo è arrivato grazie alla scelta di Simone Inzaghi come allenatore, l’acquisto di giocatori che sono migliorati in campo, occasioni di mercato sfruttate con parametri zero e innesti che erano in scadenza di contratto che hanno sposato il progetto nerazzurro.
Per arrivare ai vertici in Italia e in Europa il processo è stato lungo. Dopo il Triplete del 2010, l’Inter ha vissuto lo scorso decennio nell’anonimato, con la Juventus che ha dominando conquistando nove Scudetti consecutivi. Tanti cambi di panchina e acquisti che non hanno brillato prima di tornare a vincere con Antonio Conte.
Il tecnico pugliese ebbe il coraggio di cacciare Mauro Icardi, sino a quel momento il profilo di massimo talento presente in rosa, e di puntare su Romelu Lukaku che fece la differenza sotto porta, trascinando la squadra.
Oaktree dovrà pagare 30 milioni, l’errore è stato degli Zhang
Fino al 2021 ha militato nell’Inter Joao Mario, tra le scommesse flop dei nerazzurri. Un investimento importante che non fu ripagato date le prestazioni nettamente inferiori alle aspettative. In quell’anno il portoghese si trasferì al Benfica, dove ha giocato sino alla scorsa settimana, prima di spostarsi al Besiktas in Turchia con la formula del prestito annuale.
Lo Sportinh Lisbona, stando a quanto riporta Record, ha il diritto a un risarcimento di ben 30 milioni di euro a causa di una clausola che non è stata rispettata, quella di non cedere Joao Mario ad altre squadre portoghese, pena l’indennizzo pari a questa cifra considerevole.
Joao Mario, oltre il danno…la beffa
L’Inter si difende in quanto avrebbe prima concordato con il giocatore la risoluzione del contratto ma per i lusitani questa è stata una mossa funzionale ad aggirare questa clausola.
La vicenda prosegue con un’udienza fissata presso il Tribunale Arbitrale dello Sport il prossimo 9 dicembre per discutere della presunta mancata attivazione di questo dettaglio che fu concordato dai due club.