Grave penalizzazione a fine anno, inizia il processo del secolo: top club nei guai
Il top club rischia seriamente il fallimento: è iniziato il caso penale e mediatico più grande del ventunesimo secolo
Nel mondo del calcio europeo si sta per abbattere un nuovo enorme caso penale e mediatico, talmente grande da essere definito “il processo del secolo“, che durerà almeno fino al termine dell’anno corrente creando un’enorme situazione di disagio alla società coinvolta.
Queste situazioni sono quelle più delicate da gestire poichè esplodono nel clou della stagione. È pur vero che non siano propriamente innocenti le società poste sotto capi d’accusa, ma ritrovare sulle proprie spalle il peso dell’accaduto in sè e dell’attenzione mediatica oltre la pressione della competizione che si sta disputando, è tutt’altro che semplice.
Per i calciatori, gli allenatori e chiunque faccia parte dell’organico di una società è impossibile mantenere la concentrazione, caratteristica fondamentale di quando si compete a livelli così alti, inficiando negativamente sulle prestazioni e conseguentemente sui risultati, come accadde alla Juventus nella stagione 2022/2023.
I bianconeri per il caso plusvalenze ebbero inizialmente 9 punti di penalizzazione in classifica, aumentati a 15 nel mese di gennaio, per poi arrivare alla definitiva riduzione di 10 punti nel mese di maggio che la condannò dal secondo al settimo posto in classifica. Un vero e proprio calvario, come definito dai calciatori della Vecchia Signora, che non aspettavano nient’altro che terminasse la stagione.
Vincitori nei guai
Il club tanto chiacchierato è il Manchester City di proprietà dello sceicco Mansur bin Zayd Al Nahyan, imprenditore degli Emirati Arabi Uniti, che negli ultimi anni si è stabilmente posizionato tra le squadre più forti e ricche del mondo, dominando sia in Europa che in Inghilterra.
Da lunedì è ufficialmente iniziato il processo che vede i Citizens imputati di 115 casi di violazione del fair play finanziario dal 2009 al 2018. La squadra guidata da Pep Guardiola è stata accusata nel febbraio del 2023 di illeciti commessi in merito alle entrate degli sponsor e agli stipendi dei calciatori/allenatori, con l’udienza che durerà circa 10 settimane ed il verdetto che si avrà a partire dal prossimo anno.
Cosa rischia
I rischi per il club che in quell’arco di tempo ha vinto 8x Premier League, 3x Coppe d’Inghilterra, 6x Coppe di Lega, 1x Champions League, 1x Supercoppa Uefa, 1x Coppa del mondo per club e 4x Community Shield sono elevatissimi. Il tutto dipenderà dalla decisione presa dalla commissione indipendente, ma nel caso sia colpevole la pena varierà da una multa ad addirittura la retrocessione.
Per compensare il “torto” subito dagli altri club inglesi si vocifera un’ammenda da centinaia di milioni di euro oppure, su richiesta degli altri club, la retrocessione dal campionato di Premier League costringendo il club a fare domanda di riammissione all’EFL e ritrovarsi a partire dalle divisioni inferiori. Il Manchester City ha già sottolineato che farà di tutto per difendersi, ma è in una bolla così grande che c’è possibilità che esploda.