Gol e addio: il giocatore ammette tutto | Marotta lo strappa al Bayern come Pavard e Sommer
Marotta pesca per l’ennesima volta dalla Germania: dopo Pavard e Sommer, arriva il fuoriclasse del Bayern Monaco
Con Vincent Kompany alla guida del Bayern Monaco, la squadra più titolata di Germania è tornata a far paura e ad essere una macchina da gol infermabile. In una sola settimana è la terza goleada di fila che rifiliano agli avversari, segnando in totale 20 gol; una statistica mostruosa.
Dopo aver battuto il Kiel per 6-1, la Dinamo Zagabria per 9-2 registrando il record di gol fatti da una squadra in una partita di Champions League, trionfa per 5-0 sul Werder Brema, confermandosi capolista a punteggio pieno alla quarta giornata di Bundesliga.
In campionato sono 16 gol totali, una media spaventosa di 4 gol a partita. Nel match sono andati a segno Olise, con una doppietta al 23‘ e al 60‘, confermando il suo ottimo stato di forma, Musiala al 32‘, Kane al 57‘ con più gol che partite giocate con la maglia dei bavaresi e Gnabry al 65‘.
La prossima sfida affronterà i campioni in carica del Bayer Leverkusen, che hanno interrotto proprio il dominio incontrastato del Bayern Monaco di 11 campionati di fila. Nonostante siamo ad inizio campionato è già uno scontro diretto decisivo per la stagione, con i Die Roten che possono allungare e la squadra di Xabi Alonso che può accorciare in classifica.
Top player ai margini
La corazzata dell’allenatore belga procede lungo il suo percorso senza sosta ma non tutti riescono ad esserne parte. A sorpresa, chi è stato tagliato fuori in questo inizio di stagione è Leon Goretzka, ritenuto inadatto per il nuovo stile di gioco basato sul possesso palla, sul pressing alto e sugli inserimenti alle spalle della retroguardia avversaria.
Il top player tedesco ha disputato pochissimi minuti, contro il Werder Brema è stato lasciato addirittura in tribuna. Arrivato nel 2018, è maturato sempre di più, soprattutto sotto Flick, divenendo una colonna portante del Bayern Monaco del Triplete ma ad oggi è totalmente emarginato ed il suo futuro sembra sempre più lontano dalla Germania.
Sirene europee
Il suo netto calo a livello prestazionale è stato in realtà già registrato con Thomas Tuchel. L’ex Chelsea e Paris Saint-Germain si era già lamentato che mancasse un “numero 6” che proteggesse la difesa, con Goretzka che, nonostante fosse in una delle sue migliori fasi realizzative della carriera, non riusciva a svolgere i suoi compiti primari come gestire gli uno contro uno, smistare la palla e contrastare gli avversari.
A ciò si aggiunge lo stipendio monstre da 18 milioni di euro lordi annui che percepirà fino al 2026 ma la società ed il mister sono stati più che chiari, per lui non c’è spazio e deve cercarsi una nuova destinazione. Si valuterà il suo futuro a partire dalla prossima sessione di calciomercato, con la dirigenza dell’Inter che lo monitora e che può portare l’operazione a buon fine avvalendosi degli ottimi rapporti tra i due club date le trattative recenti di Sommer e Pavard.