Arrestati per mafia: dirigente sotto choc | Altro nome grossissimo sotto indagine
Ennesimo caso in Serie A, tifosi italiani nuovamente sconvolti: sono stati arrestati in quanto parte di associazioni a delinquere
Si sa, l’Italia calcistica è sempre stata caratterizzata da episodi dentro e fuori dal campo, ma nonostante passino gli anni non c’è mai fine. Dopo gli scandali del Toto Nero, della Last Bet e del calcioscommesse la passata stagione, si verifica l’ennesimo spiacevole accaduto.
Il primo è iniziato precisamente nel 1980. È considerato uno dei più grandi scandali di sempre della Serie A che vide coinvolti decine di giocatori e di dirigenti che truccavano le gare da disputare attraverso scommesse clandestine, generando ovviamente illeciti sportivi per la FIGC.
Il secondo ha avuto luogo nel nuovo millennio, precisamente nel 2011. Non ha avuto una lunga vita ma al suo interno furono scoperti vari calciatori che avevano a che fare con scommettitori internazionali con base a Singapore, capaci di mutare i risultati di oltre 90 match del nostro campionato.
Infine l’ennesimo caso di calcioscommesse scoppiato nel 2023, in cui furono coinvolti inaspettatamente alcuni calciatori che scommettevano su se stessi tramite server illegali, al cui termine furono condannati ad un anno di squalifica con riabilitazione.
Nuovo caos
Lunedì 30 settembre, i corpi della polizia ha arrestato 19 ultras delle curve di San Siro, tra Inter e Milan, di cui 16 finiti in carcere e 3 ai domiciliari. Questa operazione speciale della squadra mobile è stata comandata da Alfonso Iadevaia ed è correlata ad un’indagine diretta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Milano.
I principali esponenti arrestati sono: per la curva rossonera i capi Francesco e Luca Lucci, Alex Cologno, Alessandro Sticco e Christian Rosiello, mentre per la curva nerazzurra Marco e Gianfranco Ferdico, Mauro Nepi e Renato Bossetti. Si continua ad indagare, con il principale indiziato che è Manfredi, il consigliere comunale di Milano e Letizia Moratti, consigliere della regione Lombardia, accusati di corruzione tra privati per gli appalti dei parcheggi dello Stadio.
Società succube
Dalle ricerche è emerso che l’Inter si trovi in una posizione di sudditanza nei confronti della Curva Nord. In particolare si fa riferimento al bagarinaggio dei biglietti tra il 2019 e il 2020 e durante la finale di Champions giocata nel 2023 contro il Manchester City di Pep Guardiola.
Dagli atti, chiunque faccia parte della società nerazzurra non è sotto indagine o ritenuto come possibile sospetto, bensì vittime di un fenomeno che sta diventando sempre più grande. I due club di Milano si sono totalmente estraniati dalla vicenda e hanno comunicato che saranno totalmente disponibili a collaborare con gli inquirenti per fornire qualsiasi documentazione e informazione richiesta.