Favorisce gli indagati: batosta dalla Procura | Cosa rischia il club
La Procura non intende mollare il caso scoppiato ad inizio settimana. Gli indagati del caso ultras sarebbero stati favoriti
Il nostro campionato non riesce mai a proseguire in maniera serena. Dopo i tanti scandali avvenuti nel corso degli anni, tra cui il più recente nella scorsa stagione del calcioscommesse, è scoppiato un nuovo caso che coinvolge le squadre di Milano, in particolare Milan e Inter.
Grazie alla Procura di Milano che si sta muovendo con tutti i suoi mezzi per trovare i colpevoli sono stati già arrestati 19 esponenti, di cui 16 portati in carcere e 3 agli arresti domiciliari. Oltre quest’ultimi sono più di 40 gli ultras che verrano sottoposti alle perquisizioni da parte della Polizia e della Gdf, la cui operazione è condotta da Marcello Viola.
Nell’ordinanza emessa di più di 530 pagine viene recitato che quest’indagine ha l’obiettivo di fermare tutti i business illeciti delle varie associazioni a delinquere, oltre alle varie estorsioni e pestaggi alle tante vittime che sono costrette ad inginocchiarsi alla forza di un movimento con un potere apparentemente infinito.
Non sono intervenuti solamente gli agenti di Polizia, ma l’inchiesta ha addirittura previsto l’azione dei militari del Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata (Scico) e del Nucleo Polizia Economico Finanziario della Guardia di Finanza di Milano (Gico).
Posizione scomoda
Tra i due club è quello nerazzurro nella posizione più “complicata” dato che ha visto azzerarsi sia la Curva Nord sia la Curva Sud. L’Inter non viene accusato di far parte di questo sistema corrotto ma di aver sottovalutato la situazione, a partire dal 15 marzo 2024 quando si tenne la seduta ufficiale per la diramazione dei controlli della Commissione Antimafia.
Il tema principale fa riferimento al bagarinaggio, al quale il club di proprietà di Oaktree non avrebbe prestato la giusta attenzione. I pm ipotizzano che la Curva abbia esercitato una forte pressione sulla società, che a sua volta non avrebbe mostrato il pugno fermo affinchè questo fenomeno potesse arrestars.
Fuori pericolo
La posizione del club nerazzurro è stata chiara. Come riportato dai dirigenti nelle ultime ore, il club è totalmente disposto a collaborare con le forze dell’ordine e si ritiene esente da questo avvenimento. La Procura di Milano non ritiene che sia coinvolto ma denuncia l’errata organizzazione, dato che l’Inter seppur non complice ha indirettamente creato un ambiente favorevole agli ultràs.
Inoltre evidenzia come i dirigenti siano fuori pericolo dato che pur cambiando le figure nei suddetti ruoli, le condizioni sarebbero le medesime ma riporta una pesantissima conclusione: “Vi è una sorta di cultura di impresa e un modo di gestire e di condurre l’azienda, un contesto ambientale intessuto di convenzioni anche tacite, radicate all’interno della struttura della persona giuridica, che hanno di fatto favorito, colposamente, soggetti indagati per gravi reati che sono stati in grado di infiltrarsi nelle maglie della struttura societaria”. L’Inter deve cambiare il suo modus operandi e deve farlo al più presto per non rischiare di essere coinvolta in situazioni così spiacevoli.