Caso ultras, tremano due leader: polizia a casa e perquisizione
La vicenda si fa sempre più fitta. Iniziano le perquisizioni da parte della Polizia: altri leader della curva perquisiti nell’inchiesta ultras
La Serie A è ancora sotto i riflettori. L’anno scorso è stata protagonista nello scoppio del caso delle calcioscommesse e ad oggi è sulle prime pagine web e giornalistiche per il caso Ultras di due delle squadre italiane più blasonate, entrambe di Milano, Milan e Inter.
L’inchiesta è attualmente coordinata dalla Procura di Milano e guidata da Marcello Viola che dirige tutte le forze dell’ordine attive sul campo. Sono intervenute Polizia di Milano e la Guardia di Finanza che hanno arrestato 19 esponenti della curva in maniera cautelare.
Di questo totale 16 sono stati arrestati mentre 3 sono agli arresti domiciliari, in attesa di essere interrogati. Verso la fine della prima settimana di ottobre hanno interloquito con la Polizia nel carcere milanese di San Vittore, che sta cercando di estrapolare quante più informazioni possibili sugli affari illeciti dei suddetti.
Sono accusati di bagarinaggio, ossia del controllo illegale dei biglietti e della loro rivendita in merito alle varie manifestazioni sportive, di violenze ai tifosi, di estorsioni sui parcheggi di San Siro e di un patteggiamento tra Curva Nord e Curva Sud.
Pochi risultati
I primi interrogatori non hanno dato i risultati sperati. I convocati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, rallentando le indagini del gip. La Procura non ha però assoluta intenzione di fermarsi e nel frattempo proseguirà con l’inchiesta nel carcere di Pavia e Monza.
Inoltre, il coordinatore Marcello Viola ha incontrato i legali di Milan e Inter, come prevenzione sulle due società nonostante non siano indagate e si siano già dichiarate esenti alla vicenda. È stato riferito che non ci sono scadenze da rispettare ma è utile a spezzare qualunque possibile legame tra gli illeciti degli ultras e le figure dei club.
Nuovi profili
A tremare ovviamente sono stati i leader della Curva Sud e della Curva Nord, perquisiti e già sentiti dai pm, alcuni arrestati e altri invece indagati. Per quanto riguarda nuovi profili, nell’indagine nell’indagine della Procura di Milano avviata nei giorni scorsi ci sono nomi nuovi che hanno fatto discutere. Sono stati perquisiti anche i fratelli Mauro ed Aldo Russo, il primo cognato di Paolo Maldini, ex leggenda del Milan e considerato il migliore di sempre nel suo ruolo, il secondo socio in affari di Maldini stesso e di Christian Vieri.
Come riferito dall’ANSA, solamente Mauro Russo risulta realmente indagato dato che Aldo non è presente tra i nomi riportati sui registri ed è stato perquisito nella propria abitazione con il fine di trovare informazioni sugli affari illeciti legati alla gestione dei lotti dei parcheggi al di fuori dello Stadio San Siro.