Home » Contro la salute dei giocatori: l’Unione Europea distrugge la FIFA | Causa senza precedenti

Contro la salute dei giocatori: l’Unione Europea distrugge la FIFA | Causa senza precedenti

FIFA LOGO - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net

Un altro tornado sta per invadere il calcio mondiale: Unione Europea VS FIFA per preservare la salute dei calciatori

Nelle ultime settimane il web e le principali testate giornalistiche di tutto il mondo stanno trattando con fermezza il medesimo tema: si giocano troppe partite. Passano gli anni ma è un argomento che ritorna ciclicamente dato che mai si trova una soluzione.

Giocare un quantitativo così elevato di partite non può implicare altro che un maggior numero di infortuni. Nonostante la stagione sia iniziata da appena un mese e mezzo, sono troppi i giocatori che hanno già dato forfait, molti dei quali per l’intera annata.

Si è vicini al punto di rottura, la maggioranza la pensa allo stesso modo ma la controparte non fa altro che peggiorare la situazione. La conferma è la stessa stagione corrente che ha aumentata il numero di match da disputare in Champions League e nel Mondiale per Club.

L’allarme è già scattato, le voci sono così incessanti che si sta creando un vero e proprio movimento. Sia le società che i calciatori che ne fanno parte chiedono che si attui un piano più sostenibile, sia per la mente che per il fisico, esausti di un calendario fin troppo impegnativo.

Idea condivisa

Ovviamente non tutti arrivano a disputare 70 partite l’anno ma l’idea è ampiamente condivisa. Tra le competizioni nazionali ed internazionali con i club e Nazionale è veramente diventato impossibile sostenere tale ritmo, dannoso soprattutto per l’intrattimento offerto agli spettatori.

Basterebbe guardare la lista degli indisponibili per capire che non è più un evento casuale ma la realtà dei fatti. Dagli infortuni muscolari agli infortuni più seri come quelli di Florenzi, Rodri, Bremer, Malynovskyi, Zapata, Carvajal, Scamacca, Scalvini e tanti altri…

Umberto Calcagno (AIC) – foto LAPRESSE – Interdipendenza.net

Salute a rischio

A tal proposito si è espresso Umberto Calcagno, presidente dell’AIC (Associazione Italiana Calciatori), in un’intervista rilasciata a La Stampa:“Aspettiamo quello che potrebbe diventare un passaggio nella direzione voluta: i giudici sono chiamati ad esprimersi sulla Fifa e sul calendario che mette al centro anche il nuovo Mondiale per club da metà giugno. Le stagioni del calcio non esistono più, non c’è spazio nemmeno per qualche giorno di ferie. L’equilibrio va trovato nelle 45-50 gare a stagione, stiamo arrivando anche sopra le 80 per chi vive campionato, coppe e nazionale in attesa delle novità alle porte. È scientificamente provato che se fai quattro gare senza una pausa di cinque giorni l’una dall’altra il rischio di farsi male aumenta in modo esponenziale”

Ha inoltre aggiunto: “Martedì saremo a Bruxelles, un incontro per riaffermare con forza che bisogna invertire la rotta. Vanno tutelati i campionati, va tutelata la qualità. C’è chi prospettava di spostare le prime tre gare del prossimo campionato di Juve e Inter per colpa del Mondiale per club. Mi domando: ma dove si trovano le date e, soprattutto, che senso avrebbe avuto?” L’obiettivo è tutelare la salute fisica dei calciatori e di prediligere la qualità offerta ai tifosi alla quantità; sta per iniziare una battaglia tra due colossi mondiali.