Serie A contro la Fifa: bufera sul calendario | Cambia tutto il programma dei match
Aumentano le proteste per le troppe partite. Anche la Serie A si unisce alla bufera sul calendario contro la Fifa.
Da ormai alcuni mesi si è tornato a parlare di quelli che sono gli impegni dei calciatori e dei rispettivi club e del fatto che il calendario dei match sia diventato troppo fitto. Il caso eclatante è stato quello di Pedri.
Il campione spagnolo, dopo aver parlato della possibilità di uno sciopero da parte dei calciatori per via dei troppi impegni in campo, ha subito un grave infortunio terminando in anticipo la stagione.
Ma ora le polemiche e il dibattito si sono trasformati in una vera protesta che, di giorno in giorno, diventa sempre più grande. Nell’occhio del ciclone il numero troppo elevato di partite e ora anche la Serie A si unisce alla bufera sul calendario contro la Fifa.
Anche la Serie A contro la Fifa
Questa volta a battere i pugni sul tavolo ci sarà anche la Serie A. La Lega italiana ha infatti deciso di unirsi alla protesta relative ad un numero di partite troppo elevato sul calendario e al centro della polemica vi è proprio la FIFA. La protesta vede la collaborazione con gli enti organizzatori dei principali grandi tornei europei che hanno deciso di fare reclamo – insieme al sindacato dei calciatori FifPro – contro la Fifa.
A finire nel mirino della protesta è il continuo aumento da parte di FIFA e UEFA del numero di partite. Negli ultimi anni, infatti, si è assistito a modifiche sostanziali nelle competizioni, sia per quanto riguarda i club che per le nazionali di calcio. Cambiamenti – come quelli del mondiale, in Champions e nel Mondiale per club – che anno portato ad un inevitabile aumento delle partite da giocare.
Il comunicato della Serie A
In un comunicato diffuso in queste ore, la Lega Serie A ha annunciato il reclamo alla Commissione europea sul calendario delle partite. Nel comunicato si legge di un “conflitto di interessi della FIFA in quanto organizzatore di competizioni e organo di governo”.
Nel comunicato si legge che la denuncia riguarda in particolare il calendario internazionale degli incontri maschili, come la Coppa del mondo per club FIFA 2025 e la Coppa del mondo 2026. Per la Lega, un numero maggiore di incontri “mette a rischio la sicurezza e il benessere dei calciatori“.