Inter-Juventus, le chiavi tattiche della sfida
Domani sera alle 18:00 a San Siro Inter e Juventus si affrontano nel big match della nona giornata di campionato. Una partita che vale molto per entrambe le squadre, che puntano a non lasciare scappare via il Napoli in testa alla classifica.
Manca ormai pochissimo e domani alle 18:00 le luci di un Meazza tutto esaurito si accenderanno per Inter-Juventus, una classica del calcio italiano e la partita che probabilmente simboleggia la rivalità più accesa in Serie A. nella scorsa stagione è stato per larga parte il duello Scudetto, almeno fino allo scontro diretto di febbraio che ha poi certificato la fuga nerazzurra verso il titolo. Ora sia nerazzurri che bianconeri stanno facendo la parte delle inseguitrici, con la presa dei 3 punti fondamentali per non perdere terreno dal Napoli di Conte (impegnato oggi alle 15:00 col Lecce).
Inter-Juventus, le chiavi tattiche del Derby d’Italia: il possesso palla dei nerazzurri, il pressing e la riconquista dei bianconeri. Per Inzaghi e Motta pesano le assenze
Attualmente la classifica vede l’Inter seconda a 17 punti e la Juventus terza a 16 e rispettivamente a -2 e a -3 dal Napoli, che come detto giocherà oggi. La settimana europea è stata diversa per le due squadre con i nerazzurri che hanno vinto con fatica 0-1 contro gli svizzeri dello Young Boys, mentre i bianconeri hanno perso sempre di misura 0-1 con lo Stoccarda. L’elemento più rilevante per domenica è che sia Inter che Juventus non ci arrivano al massimo delle loro possibilità. Alla squadra di Inzaghi mancheranno gli infortunati Francesco Acerbi, Carlos Augusto e soprattutto Hakan Calhanoglu, con il regista turco che non è riuscito a recuperare dopo il problema muscolare occorso contro la Roma settimana scorsa. Defezioni pesanti anche in casa Juve, con i bianconeri senza Bremer (stagione finita), Milik e senza tre dei nuovi acquisti estivi come Teun Koopmeiners, Nico Gonzalez e in ultimo Douglas Luiz.
Il successo dell’Inter passa dal gioco. La chiave sarà sempre il centrocampo, come sopperire alle difficoltà di Asllani
L’assenza di Calhanoglu per l’Inter è pesante, perché il caentrocampista è il vero e proprio faro della mediana nerazzurra per equilibrio e costruzione e in sua assenza contro Roma e Young Boys il suo posto è stato preso con risultati alterni da Nicolò Barella. Inzaghi per domani ha recuperato Kristjan Asllani, con il mediano albanese chiamato ad una prova importante proprio da vice Calhanoglu, e con Barella riportato nel suo slot di mezzala destra. In ogni caso difficile che l’Inter snaturi la sua identità di gioco ormai consolidata da quattro anni di gestione Inzaghi, e anche contro la Juventus i nerazzurri tenterano di dominare il possesso palla e prendere il controllo del centrocampo.
I nerazzurri vorranno imporsi in questo modo e le possibili difficoltà in costruzione di Asllani potrebbero venire sopperite dall’ausilio di Bastoni e Dimarco sul lato sinistro, i due registi aggiunti dell’Inter che avranno il compito di slegare e aprire la pressione offensiva della Juventus e creare poi spazi da attaccare per Lautaro Martinez e Thuram. Un rischio c’è per l’Inter, che dovrà stare attenta a non scoprirsi troppo da quel lato e lasciare campo alla coppia di destra della Juventus composta da Cambiaso e Conceiçao.
La Juve può mettere in crisi il meccanismo Inter col pressing. Motta punta sulla velocità e sulle transizioni
Per ora in stagione la Juventus (ancora imbattuta in Serie A) ha offerto prestazioni altalenanti per livello e riuscita, e il progetto di gioco di Motta sembra ancora essere un cantiere in costruzione e non ancora totalmente definitito. Sicuramente rispetto alla precedente gestione tecnica, la Juve è una squadra molto più propositiva nelle idee e nell’approccio ma per ora come si dice la teoria ha sorpassato la pratica.
Anche a causa delle assenze (molto pesante quella di Koopmeiners come elemento di collante tra mediana e attacco), la Juventus potrebbe presentarsi a San Siro con un atteggiamento guardingo ma non passivo e provando a mettere in difficoltà l’Inter con un pressing offensivo organizzato e compatto. I bianconeri potrebbero sfruttare l’incertezza e la poca sicurezza in mezzo di Asllani e assaltare il regista dell’Inter col proprio blocco centrale di mediani (Fagioli, McKennie e Locatelli più il tridente d’attacco), per poi riconquistare la palla in zona pericolosa e aggredire l’area nerazzurra con transizioni rapide e il talento dei propri elementi offensivi, chiamati a duellare in uno contro uno contro i braccetti difensivi dell’Inter. Un fattore potrebbe essere rappresentato da Andrea Cambiaso, che dovrebbe partire come terzino destro (in una bella sfida di tecnica e velocità con Dimarco) ma palla al piede spostarsi anche più centralmente per disgregare il sistema di marcature interista e aprire spazi alle ripartenze. La Juventus però dovrà essere precisa nei tempi di aggressione all’Inter, che una volta superata i primi ostacoli di pressione potrebbe sfruttare una Juventus aperta in mezzo al campo, vulnerabile e difendersi in inferiorità numerica contro gli attacchi nerazzurri.