Altra partita sospesa all’improvviso: caos in Campionato | Stavolta c’è la sconfitta a tavolino
Continua a regnare il caos più totale in campionato: ennesima gara sospesa improvvisamente e vittoria a tavolino
Sembra assurdo ma è la realtà, l’ennesima gara è stata sospesa. Sono tante le motivazioni per cui può essere impedito il proseguimento di una partita ufficiale, dinanzi alle quali i direttori di gara valutano se fermare l’evento o meno.
Le cause possono essere di natura metereologica, come forte pioggia, neve o fango, che non consentono la corretta fluidità della sfera di gioco, per comportamenti sopra le righe da parte di chi è in campo o della tifoseria o per scarsa visiblità del terreno di gioco.
L’ultimo punto deve esser seguito da una nota. La decisione presa in merito alla visibilità del campo dipende anche dal tipo di gara disputato. Se si tratta di gare internazionali, è sufficiente che il sia visibile da una metà di campo alla porta, dunque non è necessario che si debba vedere nella sua totalità.
Nella futura ripresa della gara c’è un regolamento da seguire: i calciatori espulsi non possono essere nuovamente schierati, le squadre possono effettuare un numero di sostituzioni pari a quello rimanente dalla gara precedente e le ammonizioni non vengono considerate fino a quando non avviene il triplice fischio.
Nuovo caos
Una delle ultime gare disputate ha sollevato grande scalpore nel mondo del calcio. Mai si è assistito ad un caso in cui una partita venga inizialmente sospesa per poi terminare successivamente con un’espulsione ed una vittoria a tavolino per gli avversari.
Ciò è accaduto la scorsa domenica, nel match tra le formazioni Under 17 di Porto Torres e Civitas Tempio. Un episodio che dimostra che non solamente gli adulti devono essere da esempio ma anche i giovani, che spesso non frenano la loro irruenza sui campi da gioco.
Al 24‘ del secondo tempo l’arbitro ha espulso per errata condotta un giocatore della Civitas, il quarto della giornata. Una presa di posizione che ha portato ai giocatori del club ad accerchiarla ed insultarla, motivo della sospensione della gara. La vicenda non è terminata sul momento dato che si è aggiunto successivamente il dirigente, che ha seguito la direttrice negli spogliatoi. La ragazza ha raccontato che mentre era all’interno della sua stanza ha sentito continuamente il rumore di calci e pugni nella sua porta e frasi ingiuriose nei suoi confronti.
Un accaduto che il giudice sportivo ha inevitabilmente condannato. Oltre alla sconfitta per 3-0, la squadra ospite ha ricevuto una ammenda di 300 euro e l’inibizione del dirigente in questione fino al 26 febbraio 2025 per grave condotta. L’esito non è condiviso dal Presidente Salvatore Scano che ha protestato nel post partita: “La partita è stata sospesa perché, secondo l’arbitro, non c’era più il numero minimo di giocatori. Non è successo niente di tutto questo, anzi: abbiamo sentito discussioni fra arbitro e tutor, che diremo al ricorso. Spero che tutto l’accaduto venga rappresentato meglio e si diano le sanzioni adeguate, ci appelliamo alla coscienza dell’arbitro per avere giustizia: è un’immagine che non meritiamo per la nostra storia e per quanto successo in campo”.