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“Il club ha insabbiato tutto”: il nerazzurro rivela la dipendenza | Mandato in riabilitazione

Moratti - Foto Lapresse - Interdipendenza.net

Moratti - Foto Lapresse - Interdipendenza.net

Il giocatore dell’Inter ha rivelato di avere una dipendenza che ha rischiato di portarlo in clinica, il club ha cercato di nascondere il tutto

L’Inter ha avuto molti campioni durante la presidenza di Massimo Moratti, culminata con il trionfo nel 2010 nel Triplete conquistato con José Mourinho in panchina. Prima altri top player hanno vestito la maglia nerazzurra, con alcuni di loro che potevano esprimersi ancora meglio se fossero stati in grado di reggere mentalmente e di comportarsi fuori dal campo in modo retto.

Uno di questi è Adriano che in Italia ha indossato anche le maglie di Fiorentina e Parma. Nella sua autobiografia, uscita negli ultimi giorni in Brasile, ha ripercorso le tappe principali della carriera e non solo, compreso alcuni malesseri che lo hanno costretto al ritiro.

Dei problemi personali hanno impedito lui di continuare a giocare a calcio ad altissimi livelli e lo hanno trascinato verso un periodo buio: “Tornavo a casa e trovavo sempre un motivo per bere, o perché c’erano i miei amici o perché non volevo stare in silenzio e pensare a stronzate“.

Adriano ha scoperto la dipendenza dall’alcol dopo la morte del padre: “Molte persone usano il calcio come valvola di sfogo. Io, invece, avevo bisogno di una via di fuga dal calcio. La mia fuga dal calcio era la famiglia e mio padre. Quando se n’è andato lui, il mio compagno è diventato il bere“.

L’Inter voleva ricoverare in una clinica uno dei suoi top player

La carriera si è arenata di conseguenza: “Arrivavo tardi agli allenamenti. Il club provava a insabbiare tutto. Mi facevano le multe, ma non me ne importava nulla. La mia depressione aveva raggiunto un livello che non voglio neanche ricordare“.

Ciò che colpisce è l’atteggiamento che ha avuto nei confronti di questa delicata situazione l’Inter: “Un giorno Moratti mi disse: ‘Vorremmo mandarti in un posto speciale’. Mi volevano mandare in Svizzera in una clinica di riabilitazione. Ero depresso. Non capivo di cosa stessero parlando“.

Adriano in campo con la maglia dell'Inter - Foto Lapresse - Interdipendenza.net
Adriano in campo con la maglia dell’Inter – Foto Lapresse – Interdipendenza.net

Un lutto familiare ha rovinato la carriera del talento dell’Inter

Una personalità fragile quella di Adriano che non è riuscito a superare un lutto familiare e che ha ridimensionato le potenzialità di una carriera che lo vedeva tra i più promettenti giocatori della sua generazione a inizio secolo.

Una parabola calcistica che testimonia quanto la stabilità mentale giochi un ruolo centrale nel determinare i risultati professionali di uno sportivo.