Prende il posto del Var: altra moviola in campo | Stavolta la usano solo gli allenatori
Il mondo del calcio si appresta ad aggiungere una nuova novità per risolvere gli errori arbitrali, il suo utilizzo spetterà solo agli allenatori
Il Var ha rivoluzionato il mondo del calcio. I recuperi tra i due tempi si sono allungati e le interruzioni sono aumentate nel corso della partita, con l’arbitro spesso chiamato dai collaboratori presenti in sala che segnalano presunti episodi fallosi da monitorare ed eventualmente fischiati, riducendo così la percentuale di errori e placando le polemiche.
Uno strumento che è stato, però, ancora oggetto di critiche, con i vertici della FIFA che sono al lavoro per apportare ulteriori modifiche e rendere lo sport più seguito più trasparente. La ricerca di una formula che lo renda più appetibile e oggettivo prosegue.
Le soluzioni al tavolo restano diverse ma una di queste ha già avuto esiti incoraggianti e c’è la volontà di provarlo in competizioni più prestigiose, con i tifosi che dovranno abituarsi di nuovo a dei cambiamenti nella visione della partita.
I tentativi non mancheranno dato che la FIFA è consapevole che ci siano ulteriori margini di miglioramento per aumentare il bacino di fruitori e di appassionati, con un aumento degli spettatori negli stadi che è un segnale positivo di cui tenere conto.
Delle modifiche servono per allentare le polemiche
Un ulteriore passo per evitare le polemiche a fine gara e assistere a contestazioni da parte di giocatori, dirigenti e allenatori, con alcuni arbitri che sono stati squalificati dopo errori gravi che hanno influito sull’andamento e il risultato della gara.
Frangenti che sono da eliminare per non gettare sospetti sulla regolarità dei match anche in campo internazionale e nelle competizioni europee, con un numero maggiore di partite che è stato inserito nella stagione in corso.
Il Var non basta, la FIFA è decisa a testare un nuovo strumento
Continuano le prove per il possibile inserimento del Football video support, una sorta di Var a disposizione degli allenatori, che potranno contestare in campo le decisioni che non riterranno corrette.
Gli allenatori potranno richiederlo fino a due volte durante il match e l’arbitro andrà a visionare al monitor. Un esperimento che è già stato testato in Coppa del Mondo femminile Under 20 e 17. A differenza del VAR, ci sarà solo un operatore di replay che avvierà il video e solo l’arbitro della partita valuterà la propria decisione in modo autonomo decidendo se confermarla o rivalutarla.