La Champions League è uno degli obiettivi dell’Inter e Mkhitaryan non ne fa mistero. Intervistato dal Corriere della Sera, il centrocampista nerazzurro ha rilasciato alcune dichiarazioni molto interessanti in proposito. Ecco che cos’ha detto.
La stagione dell’Inter è iniziata in modo positivo, in Champions League sta dimostrando di essere una squadra temibile e in Serie A è a -1 dalla vetta della classifica occupata dal Napoli. Sarà sicuramente difficile ripetere quanto fatto nella passata stagione in campionato, anche perché le concorrenti sono ben più agguerrite.
Ciononostante, i nerazzurri ce la stanno mettendo tutta e continuano a lavorare duramente per rispettare le aspettative. In Europa devono fare i conti, come tutti del resto, con un nuovo e rinnovato format che ha eliminato la fase a gironi rendendo di fatto la prima fase della competizione un vero e proprio campionato.
La squadra di Simone Inzaghi sta facendo molto bene: 10 punti conquistati in 4 partite e nessuna sconfitta. Un ruolino di marcia importante che la sta rendendo una delle maggiori candidate per passare al turno successivo.
Non ci si può nascondere, ormai è chiaro e Mkhitaryan non ne fa mistero. Al Corriere della Sera, il centrocampista armeno ha dichiarato: “Tutti pensavano che il City ci facesse quattro gol, invece abbiamo giocato benissimo e meritavamo di pareggiare e poi anche vincere”.
Per quanto riguarda la finale, ha aggiunto: “Tornarci sarebbe un sogno, anche se la strada è più lunga di due anni fa. Però ci crediamo: siamo fiduciosi di poterci arrivare di nuovo”.
Secondo qualcuno l’Inter si starebbe focalizzando maggiormente sulla Champions League, trascurando invece il campionato. Una teoria non condivisa da Mkhitaryan: “Tutti gli obiettivi sono uguali”, ha sentenziato. Per una squadra del calibro di quella guidata da Simone Inzaghi, è chiaro che non possa esserci una competizione da sottovalutare, si deve sempre puntare alla vittoria.
Nel frattempo, i nerazzurri si godono le prestazioni dell’armeno, un giocatore intramontabile e su cui fare sempre affidamento, soprattutto quando a mancare ci sono gli altri insostituibili come Calhanoglu.