Rossonero arrestato, portava “stupefacenti in giro per l’Italia” | Club sconvolto
Il Club è rimasto di sasso una volta appresa la notizia: il rossonero aveva un giro di stupefacenti in tutta Italia
Siamo a fine Novembre, sono passati già 2 mesi, eppure l’inchiesta avviata dalla Procura di Milano non è ancora terminata. Approfittando della terza pausa dei campionati a causa delle Nazionali, le indagini continuano, spostando l’attenzione sulla Milano rossonera.
Il tutto è gestito dal magistrato Marcello Viola, nominato Procuratore nel 2022, che ha l’obiettivo di sciogliere un’intrinseca rete di legami malavitosi. Nello specifico, contatti tra gruppi criminali e tifo organizzato che monopolizzano lo Stadio San Siro tramite attività illecite.
Si fa riferimento allo bagarinaggio dei biglietti e al controllo dei lotti di parcheggio posti al di fuori della struttura. Motivi per cui sono state interrogate anche le stesse società, Inter e Milan, dichiarate però estranee alla vicenda.
Dopo aver lasciato andare il Biscione ed il Diavolo, il caso sembrava esser finito, ma non è cosi. Ad oggi si è avuto un risvolto, dov’è stato scoperto un traffico illegale di sostanze stupefacenti guidato proprio da un rossonero; una notizia che ha sconvolto il club.
Indagine avviata
La nuova indagine è stata presa in carico dalla Dda, (Direzione distrettuale antimafia). L’organo sta controllando una associazione malavitosa che avrebbe importata e distribuita oltre 2 tonnellate di narcotici, creando un vero e proprio sistema di spaccio.
Attualmente, secondo le ultime indiscrezioni, a carico di quest’uomo si contano ben 11 episodi di presunto traffico. La sostanza più commercializzata sembrerebbe essere l’hashish, venduta in un appartamento a Trezzano sul Naviglio, nel Milanese.
Il presunto colpevole
Il Milan è rimasto di stucco una volta appresa la notizia. Non si aspettava minimamente che il presunto colpevole fosse lui, eppure è stato confermato. Si tratta di Luca Lucci, capo ultrà milanista che era già stato arrestato nel blitz dello scorso 30 settembre.
È anche indagato per un omicidio avvenuto nel 2019, per il quale è finito in carcere uno dei suoi bracci destri. Oltre a lui, grazie all’intervento dei militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Pavia e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, sono stati cautatamente arrestati 20 persone, di cui 15 trasferite in carcere e 5 agli arresti domiciliari. Ecco quanto rivelato dalle analisi secondo gli investigatori: “il terminale delle varie organizzazioni è in colui che ha sostituito i Flachi della Comasina godendo della consolidata vicinanza con i Barbaro di Platì, attivi nella zona di Cologno Monzese, e i gruppi criminali albanesi e sudamericani che, da basi strategiche in Sudamerica controllano le spedizioni della cocaina verso le più importanti piazze intercontinentali”.