Caso ultras, arriva lo sciopero: i tifosi non entrano allo stadio in serie A | Stadi senza pubblico
I tifosi hanno reagito con una protesta alle recenti decisioni della società, i risultati non aiutano a placare gli animi
Il campionato sta procedendo spedito verso la conclusione del girone d’andata e una squadra sta vivendo un periodo di enorme difficoltà, nato dopo il grave infortunio del proprio terminale offensivo che si è rotto il legamento crociato, dicendo così addio alla stagione in corso.
Mesi molto altalenanti per i tifosi che hanno criticato fortemente la società per il mercato estivo che ha indebolito l’organico, con la cessione dei due migliori giocatori della scorsa annata, la cui partenza ha permesso al presidente di intascare 65 milioni.
Nonostante questo apparente deficit, l’inizio di campionato è stato entusiasmante, tanto che il club si è portato per qualche ora in testa alla classifica da solo, grazie alle innovative idee del nuovo allenatore, alla prima esperienza in serie A.
Doo questo debutto vincente è arrivato un improvviso black-out, un’involuzione in termini di gioco, una difficoltà a segnare e una fase difensiva che ha mostrato importanti lacune. La situazione ha preoccupato i sostenitori che hanno organizzato una protesta.
Un clima surreale allo stadio, la curva deserta in segno di protesta
Domenica è andata in scena la sfida tra Torino e Monza. Entrambe le compagini erano reduci da tre sconfitte consecutive e non sono riuscite a risollevarsi dato il pari finale. La partita è iniziata con la Curva Maratona deserta e il settore dei Distinti riempito dai bambini delle Academy e delle scuole invitate.
Fuori dalla stadio, invece, di fronte alla tribuna oltre 5.000 tifosi, hanno organizzato una contestazione, e sono entrati allo stadio all’intervallo.
La contestazione nei confronti del presidente prosegue, i tifosi pretendono maggiori investimenti
Una contestazione annunciata, quella al presidente Urbano Cairo, che conferma il clima di malcontento generale che da diverso tempo serpeggia tra la tifoseria granata e che è esplosa dopo la cessione di Raoul Bellanova all’Atalanta, nonostante poche settimane prima il direttore sportivo Davide Vagnati avesse assicurato la permanenza del terzino.
Nel mirino è finito anche Paolo Vanoli, colpevole di non essere più in grado di trasmettere grinta e motivazioni ai propri giocatori. Mantenere la categoria sarà più difficile del previsto e i prossimi mesi si prevedono incandescenti, con le proteste che potrebbero continuare se non dovessero arrivare dei risultati positivi nell’immediato e dei rinforzi nel mercato di gennaio.